Sanremo 2017, Caterina Balivo attacca Diletta Leotta. Poi fa retromarcia ma...
A Carlo Conti non è piaciuto affatto quel tweet di Caterina Balivo sulla scollatura di Diletta Leotta alla prima serata di Sanremo 2017
di Monica Setta
Dicono che a Carlo Conti non è piaciuto affatto quel tweet di Caterina Balivo che ieri notte ha bocciato la presenza di Diletta Leotta a Sanremo 2017 accusandola di essere troppo scollata per poter rappresentare - essendone stata recentemente vittima- le istanze di chi combatte quotidianamente contro gli effetti del cyberbullismo. Alla bionda Diletta, 25 anni, laureata alla Luiss, la conduttrice napoletana "quasi" quarantenne nata e cresciuta in tv con Fabrizio Del Noce, ha detto più o meno cosi: vai pure a Sanremo a fare la vittima (le hanno rubato e diffuso foto private, lei ha denunciato) ma almeno non ti "allargare il vestito con la mano".
Insomma, contegno signorina Leotta, avrebbe invocato la padrona di casa del tutorial Detto, Fatto -meno di un milione in media di share in 2 ore abbondanti di programma che insegna fra le altre cose a smacchiare i tappeti e a fare la manicure con gli strass- dall'alto del suo status di donna coniugata (con il finanziere Guido Brera) dotata outift in versione bon ton. Peccato che la rete abbia approfittato per chiarire i pesi e le misure delle due donne. Quasi tutti sul web hanno condannato in toni più o meno civili la povera Balivo ("sei una poraccia invidiosa") consacrando la Leotta nuovo mito della sinistra progressista e delle vetero-femministe come me.
Eh sì, perché Diletta deve alla visceralità fuori controllo della Balivo lo straordinario successo ottenuto presso i media dem. Da la Repubblica a La Stampa, un coro di indignazione contro Caterina, ex concorrente di miss Italia, un passato da sex symbol ha spinto- una specie di slavina-fino a costringere l' orgogliosa conduttrice di Aversa alle pubbliche scuse.
Oggi in apertura di puntata, Balivo (il video è in rete, praticamente virale) ha chiesto scusa per quella sua intemperanza notturna su Twitter che, pare abbia messo in imbarazzo sia Conti che il direttore di Rai 1 Andrea Fabiano. Nessuna reprimenda, intendiamoci, ma Caterina ha capito l' antifona e ha messo le mani avanti: non ce l' avevo con Diletta, era solo una critica ad un comportamento. Purtroppo come spesso accade la toppa (i proverbi non sbagliano) è peggior del buco, così la Balivo, scusandosi in tono commosso, ha aggiunto che lei è molto dispiaciuta di questo linciaggio mediatico perché se esiste una al mondo che "pompa le donne" (testuale)beh, signora mia, questa è lei.
Ogni giorno fra smacchiatori bucati, manicure e torte di mele, Caterina combatte una battaglia personale a favore dell'emancipazione femminile. Altro che Rosa Luxemburg teorica del socialismo rivoluzionario marxista, le guerre per allargare i diritti delle donne passano dal "pompaggio" mediatico di Rai 2. Ci verrebbe da dire che aveva ragione Nanni Moretti (il linguaggio tradisce la nostra vera essenza) ma diciamo, più ragionevolmente, che Caterina -certamente in buona fede- ha perso l' occasione di non regalare un punto alla concorrenza.
È merito suo, infatti, se Diletta è riuscita a trasformare quei pochi minuti sul palco di Sanremo in una ventiquattrore di celebrità su giornali e tv.
Io penso- pur chiedendovi di smorzare i toni, in fondo qui non stiamo parlando della corsa alla Casa Bianca post Trump di Michelle Obama-che la testimonianza di Diletta - vestito a parte- meritava una risposta complessivamente più seria. Il diritto alla privacy non è una sfilata di moda soprattutto in tempi complessi e sofferti in cui adolescenti a cui hanno rubato foto più intime dal pc o dall' i Phone non esitano a togliersi la vita. Adesso basta polemiche, stasera ci aspetta la seconda serata di Sanremo. Quanto a Diletta e Caterina, mi auguro che diventino amiche magari davanti ad un thè e ad un libro di Rosa Luxemburg. Avanti popolo alla riscossa bandiera rosa trionferà
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