Spettacoli
Scanzi torna a Cartabianca, Anzaldi: "Umiliazione per chi paga il canone Rai"
Il segretario della commissione di Vigilanza Rai, Michele Anzaldi, all'attacco: il ritorno di Scanzi a Cartabianca è "un'arrogante umiliazione"
Andrea Scanzi torna a Cartabianca, Anzaldi: "Arrogante umiliazione per chi paga il canone Rai"
Il ritorno di Andrea Scanzi a Cartabianca su Rai Tre ha scatenato nuovamente le polemiche, dopo quelle che si erano accese in seguito alla vicenda del suo vaccino, che aveva portato alla sua sospensione del giornalista dal programma di Bianca Berlinguer qualche settimana fa.
"Spero di riaverlo con noi presto", aveva detto la conduttrice. Proprio ieri, Scanzi ha partecipato nuovamente alla trasmissione scantenando di nuovo la bufera.
"Il ritorno di Scanzi in prima serata su Rai Tre come opinionista a pagamento - ha tuonato il deputato di Italia Viva e segretario della commissione di Vigilanza Rai, Michele Anzaldi - è l'ennesima arrogante umiliazione che la Rai infligge a chi paga il canone: l'azienda se ne infischia del messaggio deleterio che manda premiando e addirittura mostrando come un modello chi ha fatto di tutto per saltare la fila del vaccino". "Da una rete del servizio pubblico - aggiunge Anzaldi facendo riferimento alle rivelazioni del servizio di Non è l’Arena - arriva un messaggio che rappresenta un vero e proprio schiaffo al presidente della Repubblica Mattarella e al presidente del Consiglio Draghi, che si sono vaccinati attendendo il loro turno e hanno invitato tutti i cittadini a fare lo stesso".
"È l'ennesimo segnale – commenta Anzaldi - che la Rai non fa più servizio pubblico, ma servizio privato in mano ad alcuni conduttori, agenti e collaboratori strapagati". Il deputato propone poi di "ridurre il canone dato alla Rai" e di interrompere i "privilegi".
"Siamo di fronte ad un'incredibile opacità e totale assenza di trasparenza", osserva Anzaldi, chiedendosi se sia giusto che "il servizio pubblico ancora ieri sera abbia giustificato il comportamento di Scanzi, vaccinato pur non rientrando nelle categorie e nelle classi di età previste".
"È la conferma – avverte ancora - di un'azienda totalmente allo sbando e preda della peggiore lottizzazione mai vista, dove ogni giorno filtrano notizie di pacchetti di nomine e promozioni selvagge approvati all'ultimo minuto con il Cda ormai scaduto e tentativi illegittimi di allungare il più possibile il mandato di questi vertici".
Andrea Scanzi vaccinato, il direttore della Asl: "per quanto mi riguarda si poteva aspettare anche un altro mese o forse un altro anno"
Le polemiche sulla vaccinazione del giornalista Andrea Scanzi non tendono a placarsi. Domenica scorsa a Non è l’Arena su La7, era stato mandato in onda un servizio in cui emergeva che sarebbe stato proprio il giornalista a contattare il suo medico di base, Roberto Romizi, per chiedere di essere vaccinato. Il dottore ha confermato che Scanzi aveva fatto quella proposta a casua dei genitori anziani e fragili.
Il medico aveva però riferito di non conoscere i genitori, dicendo anche che Scanzi non avrebbe mai fatto cenno al suo ruolo di "caregiver".
Romizi ha successivamente messo il giornalista in contatto con la Asl di Arezzo. Il direttore di quest'ultima, Evaristo Giglio, aveva chiarito che per la vaccinazione del giornalista sarebbe stata "trovata una situazione convincente, avanzando queste due dosi e con lui che da tempo aveva chiesto di essere chiamato come ‘panchinaro’". "Prima non era mai stato preso in considerazione - aveva spiegato Giglio - perché per quanto mi riguarda si poteva aspettare anche un altro mese o forse un altro anno".
Il ritorno di Scanzi a Cartabianca ora ha riacceso le polemiche. Nei giorni scorsi, due consiglieri leghisti della Regione Toscana, Elisa Montemagni e Marco Casucci, avevano avanzato la proposta di istituire una commissione speciale per "fare chiarezza" sulla vicenda che ha coinvolto il giornalista. "Temiamo - avevano scritto in una nota - che l'episodio non sia per nulla isolato, ma ci possano essere stati similari e scarsamente edificanti fatti, sempre in tema di vaccinazioni".