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Squid Game 2: quando è prevista l’uscita della serie più controversa
La serie televisiva sudcoreana Squid Game, che letteralmente significa “il gioco del calamaro", scritta e diretta da Hwang Dong-hyuk, è stata distribuita in tutto il mondo sulla piattaforma Netflix a partire dal 17 settembre 2021. Per dare vita alla storia, Hwang si è basato molto sulle disparità socio-economiche vigenti in Corea del Sud, ma anche sulle tante difficoltà personali che ha dovuto affrontare in giovane età.
Scritta per la prima volta nel 2008, ha avuto una lunga gestazione. Sono serviti infatti dodici anni al suo autore per riuscire a ottenere un finanziamento per la sua sceneggiatura. E chi meglio del colosso dello streaming Netflix avrebbe potuto offrirgli questa opportunità? L’azienda americana ne ha acquistato i diritti soprattutto per poter espandere l’offerta di intrattenimento proveniente da Paesi esteri rispetto agli USA. Poiché la piattaforma si rivolge a un pubblico globale, però, nello specifico caso alcune delle regole dei giochi per bambini presenti nella serie sono state semplificate e rese comprensibili a un pubblico più vasto e le immagini sono state enfatizzate. Inoltre, i vari set e i costumi, sia dei giocatori sia delle guardie, sono stati progettati per riprodurre una sorta di mondo fantastico e giocoso. Ad esempio, i corridoi e le coloratissime scale traggono ispirazione dai famosi disegni delle scale di M.C. Escher, mentre la complessa rete di tunnel tra l’arena, il dormitorio e l’ufficio amministrativo ricorda quella delle colonie di formiche.
Non mancano i riferimenti ancorati alla cultura sudcoreana, come l’ormai iconica enorme bambola robot della serie, che è ispirata a Young-hee, un personaggio immaginario apparso sulle copertine dei libri di testo coreani negli anni Settanta e Ottanta, mentre la sua pettinatura è ispirata alla figlia dello stesso Hwang. La bambola, poi, canta in coreano “L’ibisco è sbocciato”, in riferimento all'hibiscus syriacus, il fiore nazionale della Corea del Sud. E i dalgona, biscotti tradizionali coreani, usati nell’episodio L'uomo con l'ombrello sono stati realizzati da un venditore ambulante della città di Daehangno.
Dopo dodici anni di attesa, circa dieci mesi di riprese e con scarse aspettative da parte dei sudcoreani, comunque, Squid Game è arrivata sugli schermi, risultando una delle serie televisive più viste negli ultimi tempi, con 132 milioni di spettatori in tutto il mondo nei soli primi 25 giorni di messa in onda. Spietata e angosciante, ha conquistato i fan che chiedono a gran voce una seconda stagione, anche per via del finale aperto della prima.
La conferma del rinnovo è arrivata dolo di recente. Non resta che aspettare per scoprire l’evoluzione dei giochi più spietati di sempre , captando alcune delle anticipazioni sulla nuova stagione di Squid Game già trapelate.
Squid Game: The Challenge | Announcement | Netflix
Cast e attori principali di Squid Game 2
La serie televisiva sudcoreana conta davvero molti personaggi, se si pensa che solo i concorrenti sono 456, anche se si dimezzano al primo gioco.
Di queste centinaia di persone, però, solo alcuni sono da considerare veri protagonisti, personaggi dai risvolti inaspettati che restano importanti per tutta la serie. Tra questi ricordiamo:
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Seong Gi-hun (il numero 456), interpretato da Lee Jung-jae, un uomo di mezza età che vive con la madre, è sommerso dai debiti e perseguitato dagli strozzini;
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Cho Sang-woo (il giocatore numero 218), interpretato da Park Hae-soo, capo di una società di investimenti, nonché vecchio amico d’infanzia di Gi-hun (456);
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Hwang Jun-ho, interpretato da Wi Ha-joon, è un poliziotto che riesce a infiltrarsi nel gioco rubando l’identità di una delle guardie con il simbolo del cerchio, la numero 29, per cercare di scoprire la verità sul fratello scomparso anni prima e arrestare i capi di questa follia criminale;
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Kang Sae-byeok (che gioca con il numero 067), interpretata da Jung Ho-yeon, è una profuga nordcoreana che decide di partecipare per far emigrare sua madre in Corea del Sud e far uscire suo fratello minore dall’orfanotrofio;
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Ji-yeong (giocatrice numero 240), interpretata da Lee Yoo-mi, si unisce al gioco poco dopo essere uscita di prigione;
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Interpretato da Oh Yeong-su, Oh Il-nam (che porta il numero 001) è un anziano, affetto da un tumore cerebrale e in fase terminale, che ha accettato di partecipare al gioco pur di non restare ad aspettare di morire;
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Jang Deok-su (con il numero 101), interpretato da Heo Sung-tae, il gangster che darà filo da torcere a Seong Gi-hun, decide di partecipare al gioco per vincere i soldi e ripagare così i debiti che ha con dei croupier filippini;
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Han Mi-nyeo (la numero 212), interpretata da Kim Joo-ryoung, è, dal canto suo, una donna alquanto misteriosa, che si dichiara una povera madre nubile e si innamora di Deok-su;
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Alì Abdul (giocatore numero 199), interpretato da Anupam Tripathi, è l’immigrato pakistano che decide di partecipare allo Squid Game per provvedere alla sua famiglia.
Altrettanto importanti ai fini della storia, non possiamo non citare Front Man, interpretato da Lee Byung-hun, il leader dello Squid Game. Si scoprirà solo alla fine della prima stagione che il suo vero nome è Hwang In-ho, ed è il fratello maggiore scomparso del detective infiltrato nel gioco Hwang Jun-ho.
Byeong-gi (il giocatore numero 111), interpretato da Yoo Sung-joo, è invece il medico che si allea con alcune guardie le quali, in gran segreto, si dedicano al traffico di organi dei giocatori eliminati.
Oh Mal-soon, interpretata da Kim Young-ok, è la madre malata di Gi-hun. Appare solo nei primi due episodi e in quello finale della prima stagione. Sarà lei a comunicare il trasferimento della figlia di Gi-hun negli Stati Uniti. Si scopre nel corso della storia che ha un tumore al piede e l’operazione risulta molto costosa. Per questo rifiuta di farla nonostante le insistenze del figlio. Nell’ultimo episodio il protagonista torna a casa e la trova nel bagno, ormai priva di vita.
Importanti per lo sviluppo del personaggio di Gi-hun, anche se presenti con minutaggio ridotto sono poi sua figlia Seong Ga-yeong, interpretata da Cho Ah-in, l’ex moglie Kang Eun-ji, interpretata da Kang Mal-geum, e poi la madre di Sang-woo, interpretata da Park Hye-jin. La donna è ignara del destino del figlio, ma riceve da Gi-hun, ormai vincitore del gioco, l’affidamento del fratellino di Kang Sae-byeok, oltre a un trolley giallo contenente la metà della vincita.
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Anupam Tripathi |
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Trama Squid Game
Squid Game è ambientata nel 2020 e il vero protagonista, nonché primo personaggio ad apparire nella serie, è Seong Gi-hun. Divorziato, si indebita per sostenersi, ma è comunque costretto a vivere con la madre. Le ruba dei soldi, scommette a una gara di cavalli, vince, ma viene derubato subito dopo. Ormai disperato e assediato dagli strozzini, viene avvicinato da uno sconosciuto che gli propone un gioco. Se Gi-hun vince, gli darà dei soldi, se perde degli schiaffi. Dopo numerosi tentativi e schiaffi presi, finalmente ottiene una vincita. L’elegante sconosciuto lo invita quindi a partecipare a una strana gara composta da sei giochi per bambini. Vincendo, si porterebbe a casa il montepremi di 45,6 miliardi di Won coreani (corrispondono a circa 33 milioni di euro). Inizialmente titubante, ma desideroso di cambiare la sua situazione familiare, la sera stessa decide di accettare l’offerta, chiama il numero presente su un bigliettino in cui vediamo i simboli del gioco, e si presenta al luogo dell’incontro. Sale in auto, ma si risveglia in un luogo sconosciuto, un enorme dormitorio, insieme ad altre 455 persone, tutte con debiti più o meno grandi. I concorrenti indossano una maglietta bianca e una tuta verde, sulla quale è cucito un numero. A Gi-hun è toccato l’ultimo, il numero 456, e nota subito l’anziano signore che porta invece il numero 001.
A tutti i presenti, che sono di fatto i giocatori, viene fatto firmare un foglio con tre semplici regole: non si può abbandonare il gioco; chi si rifiuta di giocare è eliminato; se la maggioranza dei giocatori è d’accordo tutti i giochi possono finire.
I concorrenti sono sempre costantemente controllati dai guardiani attraverso i monitor in una sala segreta e le guardie sono a loro volta dirette e controllate dal Front Man, il capo che gestisce tutto il gioco. I guardiani, che non possono in alcun caso rivelare la loro identità, indossano una tuta intera completamente rossa, con cappuccio, guanti neri e una maschera nera traforata, che copre però completamente il viso, con diversi simboli: quadrato, triangolo, cerchio. Gli stessi simboli presenti sul biglietto d’invito segnalano anche una gerarchia tra le guardie: i quadrati di fatto comandano, sono gli unici a poter parlare e controllano gli altri; i triangoli sono gli unici armati, i soldati a livello gerarchico; i cerchi, invece, sono gli operai e hanno mansioni meno importanti (come cucinare). Il Front Man, invece, è vestito di nero, anche lui con cappuccio e una maschera nera, seppur diversa da quella dei guardiani e senza simboli.
I giocatori devono partecipare a sei giochi in sei giorni. Il primo è “Un, due, tre, stella”, diretto da un’enorme bambola robot dalle sembianze di una bambina. Ma tutti i partecipanti scoprono ben presto che essere eliminati dal gioco vuol dire essere brutalmente uccisi. Nel panico generale, riescono a superare il primo gioco solo 201 giocatori.
Alcuni dei sopravvissuti chiedono di poter votare per poter mettere fine ai giochi, come previsto dalla terza regola e le guardie accettano. Determinante per la decisione è il voto del giocatore 001, che annulla la parità decidendo per l’interruzione dei giochi.
Vengono così riportati a casa, ma dopo qualche tempo l’organizzazione propone ai giocatori di ritornare a giocare. Accettano l’offerta in 187, tra cui proprio Gi-hun, che decide di fare squadra con altri giocatori, incluso il suo amico d'infanzia Cho Sang-woo, per sopravvivere ai successivi giochi.
I giocatori, eliminati uno dopo l’altro, devono quindi far fronte anche a tradimenti, alleanze, suicidi, sacrifici e colpi di scena. Si arriva così al duello finale e l’ultimo giocatore sopravvissuto è proprio Gi-hun.
L’epilogo è però volutamente aperto a una possibile continuazione della serie. Nonostante il protagonista torni a casa, infatti, ci sono già altre sfide ad aspettarlo.
L'un, due, tre, stella mortale di SQUID GAME | Netflix Italia
Chi è Lee Jung-jae l’attore protagonista di Squid Game
Riconosciuto da tutti come il vero protagonista della serie televisiva Squid Game, Seong Gi-hun è interpretato dall’attore sudcoreano, nonché regista e modello, Lee Jung-jae. Nato a Seul il 15 dicembre 1972, è proprio grazie al suo ruolo nella serie drammatica che ha ricevuto il plauso della critica e ottenuto una candidatura ai Golden Globe come miglior attore in una serie drammatica, oltre che la vittoria di un Critics’ Choice Television Award e di uno Screen Actors Guild Awards. Inoltre, è entrato nella storia del Premio Emmy come il primo asiatico a vincere il premio di Miglior Attore protagonista. Nonostante Lee Jung-jae sia in questo momento uno degli attori più famosi e apprezzati del mondo, pochissime sono le informazioni su di lui.
Nessun segreto, invece, sulla sua carriera: debutta al cinema in Love is Oh Yeah! (1993) e partecipa a tantissimi film tra cui i più recenti Svaha: The Sixth Finger (2019), Liberaci dal male (2020) e Hunt (2022). Ma non rinuncia al piccolo schermo ed è in diverse serie tv, tra cui Chief of Staff (2019) e Delayed Justice (2021).
Già famosissimo in patria, grazie a Squid Game ha raggiunto la fama mondiale e ha anche ottenuto recentemente un ruolo da protagonista nella serie tv di Disney+ legata all’universo di Star Wars: The Acolyte.
A oscurare un po’ la luce del suo successo però ci sono alcune notizie provenienti dalla Corea del Sud. Un popolare forum ha infatti pubblicato un elenco di reati di cui Lee Jung-jae sarebbe stato colpevole in passato. Si tratterebbe in particolare di episodi di guida in stato d’ebrezza. L’attore in un caso ha respinto le accuse, dichiarando di non essere stato lui alla guida, bensì il suo manager. Non ha rinnegato invece un episodio simile, avvenuto il 22 agosto del 2002, ammettendo di aver commesso l’errore, dopo aver bevuto tre birre in un pub assieme a degli amici.
Sembra però che l’elenco dei suoi reati non sia finito, e prosegua anche con casi di aggressione e omofobia: nel 1999 in un bar a Seul avrebbe attaccato un uomo insieme a un suo amico; l’anno dopo, avrebbe aggredito una donna di 22 anni, prendendola addirittura a calci davanti a una discoteca. Accuse che al momento non sono comunque state confermate.
Cosa aspettarsi da Squid Game 2
La prima stagione di Squid Game ha un finale aperto e un gancio importante per un possibile continuo, nonostante in Corea del Sud non si aspettassero tutto questo successo. Il protagonista, infatti, ha finalmente la possibilità di raggiungere sua figlia negli Stati Uniti e cominciare una nuova vita. In stazione vede, però, lo stesso promotore del gioco che lo convinse a partecipare, impegnato a tentare di assoldare un altro concorrente. A quel punto strappa il biglietto all’uomo, chiama il numero su di esso presente e nella scena finale la regia lascia intendere che voglia trovare e fermare i partecipanti e i promotori affinché nessuno riviva ciò che ha dovuto vivere lui. Davvero difficile che riesca da solo nell’impresa e questo potrebbe di fatto essere l’input per l’inizio della seconda stagione.
Le supposizioni dei fan sono rimaste tali fino alla tanto sperata conferma della seconda stagione di Squid Game. Conferma arrivata sul profilo social della piattaforma Netflix, con la pubblicazione di un breve video, che potrebbe anche essere considerato il primo teaser ufficiale. Protagonista la terrificante bambola robotica, che annuncia: “Pronti. Partenza. Via. Squid Game continua. Solo su Netflix”.
L’altra notizia che ha fatto in pochissime ore il giro del web è il tweet con il commento del produttore e regista della serie, Hwang Dong-Hyuk: “Ci sono voluti dodici anni per dar vita alla prima stagione, e dodici giorni per farne la serie Netflix più popolare di sempre. Rendo omaggio ai fan di tutto il mondo, grazie per aver guardato e apprezzato la nostra serie”. Ed è proprio nel resto della nota di Hwang Dong-Hyuk che troviamo alcune anticipazioni di Squid Game 2. Tra le novità c’è l’ingresso di Cheul-soo, ossia un “amichetto” di Young-hee, la bambola gigante robotica, e ciò fa presumere che sarà questo ragazzino a diventare la mascotte della nuova stagione. Tra le conferme sappiamo che tornerà Gi-hun (Lee Jung-jae), vincitore e unico sopravvissuto del gioco, ma anche il cattivo Front Man (Lee Byung-hun).
Ed è proprio Lee Jung-jae a fornire un’altra anticipazione. Durante un’intervista, infatti, suggerisce che Front Man avrà un ruolo importante nelle nuove puntate. Sembra quindi che il personaggio sarà coinvolto in prima persona e attivamente. “La trama principale girerà intorno al tema della vendetta", ha svelato l’attore, aggiungendo: “Noi due saremo le figure centrali della prossima storia”.
La CLIP INEDITA della Stagione 1 di Squid Game | Netflix Italia
Quando esce la nuova stagione di Squid Game 2?
Squid Game è stata rilasciata nel 2021 e l’attesa per la seconda stagione si preannuncia ancora lunga. Finalmente è stato quantomeno confermato il periodo di inizio delle riprese. L’attore Lee Jung-jae, che interpreta il protagonista della prima stagione Seong Gi-hun, infatti, parlando con la testata Ilgan Sports, ha dichiarato: “Squid Game 2 inizierà le riprese in estate, e probabilmente dureranno almeno dieci mesi. Anche per girare la prima annata, a causa della pandemia, abbiamo impiegato circa lo stesso tempo, ma questa volta le ragioni sono da imputarsi al fatto che Squid Game 2 sarà molto più grandiosa e per questo ci vorrà molto tempo per completarla”.
Stando alle sue dichiarazioni, Squid Game potrebbe iniziare le riprese a giugno o luglio 2023 e concluderle verso aprile o maggio 2024. Quindi, volendo essere ottimisti, tra tempi di post produzione e doppiaggio, la data di uscita della seconda stagione sarà tra la fine del 2024 e l’inizio del 2025.
Stagione 1 |
9 episodi |
2021 |
Dove vedere e quante puntate avrà Squid Game 2?
La prima stagione di Squid Game è composta da nove episodi ed è disponibile da novembre 2021, doppiata in italiano, in esclusiva sulla piattaforma Netflix.
Questi i titoli delle varie puntate:
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Un, due, tre, stella (anche se il titolo originale letteralmente si traduce in “il giorno in cui fiorisce l’ibisco)
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Inferno
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L’uomo con l’ombrello
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Non si abbandona la squadra (la traduzione letterale del titolo originale è “Mangia bene, anche se hai paura”)
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Un mondo giusto
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Gganbu
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I VIP
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Front Man
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Un giorno fortunato
Sigla e musica Squid Game
La colonna sonora di Squid Game è stata prodotta e diretta da Jung Jae-il. Oltre i suoi pezzi, sono presenti composizioni di Park Min-ju e dell’artista 23. Alcune scene della prima stagione sono accompagnate da alcuni brani di musica classica, come il terzo movimento del Concerto per tromba di Joseph Haydn, usato per svegliare i concorrenti, Sul bel Danubio blu di Johann Strauss, che sta ad indicare l’inizio di un nuovo gioco, oppure i momenti di transizione con il Valzer dalla serenata per archi di Čajkovskij in sottofondo.
La cover di Fly Me to the Moon, arrangiata da Jung Jae-il e cantata da Joo Won Shin, utilizzata durante il primo gioco, Un, due, tre, stella, è invece diventata ormai la più conosciuta della serie. Secondo il compositore Jung Jae-il era intenzione del regista Hwang Dong-hyuk creare un contrasto fra le brutali uccisioni dei concorrenti e la bellezza e la dolcezza della canzone, tanto che quella scena “incarna la società capitalista sempre più polarizzata in cui viviamo oggi, in un modo molto compresso e cinico”.
Le domande più cercate di SQUID GAME | Netflix Italia