Esteri
Fondazione Gates ed Europa, 500 milioni per il vaccino ai Paesi poveri
Un obbligo morale di vaccinare contro il Covid-19 anche i Paesi in via di sviluppo.
La Fondazione Gates, insieme a diversi Governi europei come Francia, Spagna, Regno Unito, Italia e altri si è impegnata a destinare 500 milioni di euro per distribuire il vaccino contro il Coronavirus ai Paesi meno sviluppati del mondo.
Melinda Gates, copresidente della Fondazione ha annunciato, in un evento all’Arco della Pace di Parigi, che il contributo della Fondazione sarà di 70 milioni di dollari.
In particolare Francia e Spagna, contribuiranno con 100 e 50 milioni rispettivamente mentre il Regno Unito darà una sterlina addizionale ogni quattro dollari. La Commissione Europea parteciperà all’iniziativa benefica con 100 milioni di euro.
Tutti i Governi e le Organizzazioni benefiche private fanno parte dell’iniziativa ACT-Accelerator, un programma nato con l’obiettivo di garantire l’accesso globale alle terapie e ai vaccini contro il Covid-19. Il programma è partito lo scorso aprile con un primo contributo di 127 milioni di euro.
L’annuncio della Fondazione è arrivato in un momento in cui l’ Europa sta cominciando a vedere abbastanza vicino l’arrivo di uno o più vaccini e molti Paesi europei hanno già confermato acquisti preventivi massicci. Ma in tutto il mondo i contagi al momento sono oltre i 52 milioni.
Nell’altra metà del mondo, dal Marocco, al Nepal, dallo Zimbauwe al Guatemala per finire con Haiti, qualcosa come 92 paesi colpiti dal virus e che ospitano quasi la metà dell’intero pianeta con redditi medio bassi la speranza di poter avere presto un vaccino è una sorta di chimera.
Ed è a questa grande massa di persone che saranno diretti gli sforzi economici della Fondazione Gates e dei Paesi europei. ‘ Così come stanno le cose adesso-ha spiegato Melinda Gates-questi Paesi non avranno dosi sufficienti, e soltanto il 20% della popolazione si stima potrà essere vaccinata. Quattro persone su cinque rimarranno senza protezione’.
‘Se non saremo capaci di vaccinare tutto il mondo-ha sottolineato la copresidente-il rischio maggiore è un ritorno dell’infezione. Il Covid-19 è in tutte le parti del pianeta ed è importante che tutti abbiano accesso alle terapie , ai farmaci e ai vaccini quando saranno disponibili’.
Il problema più grosso del vaccino Pfizer riguarda il costo del vaccino e la sua complessità di fabbricazione. Esso utilizza l’innovativa tecnologia ARN ed è questo il motivo dei costi alti. Inoltre il vaccino necessita di una conservazione a temperatura fredda, meno 80 gradi, il che rende la distribuzione, non impossibile, ma certamente più difficoltosa, in Paesi in via di sviluppo.
Da ultimo un altro accordo da 32 milioni di dollari è stato firmato dalla Fondazione Gates, LumiraDX l’Unione Africana e Centri Africani per il Controllo e la Prevenzione delle malattie e la Piattaforma Africana per le Terapie Mediche per aprire l’accesso ai test rapidi .