Esteri

Abe in crisi, Cina in Palestina, tech Taiwan-Svezia: pillole asiatiche

di Lorenzo Lamperti

Due arresti mettono in difficoltà il primo ministro giapponese, la penetrazione di Pechino in Medio Oriente e la cooperazioneTaipei-Stoccolma

GIAPPONE: DUE ARRESTI METTONO IN DIFFICOLTA' ABE - In Giappone l'ex ministro della Giustizia Kawai Katsuyuki e la moglie, la parlamentare Kawai Anri, sono stati arrestati per aver comprato voti durante la campagna per le elezioni dello scorso anno. L'accusa è quella di aver elargito denaro a un centinaio di persone nella prefettura di Hiroshima, dove era candidata la donna. I due hanno negato ma hanno consegnato le proprie dimissioni al Partito liberaldemocratico, che le ha accettate. La coppia ha comunque dichiarato che proseguirà il proprio mandato nella Dieta, il parlamento bicamerale nipponico. Il caso può avere ripercussioni negative anche su Abe Shinzo. Kawai, che prima di diventare guardasigilli era stato anche consigliere agli affari esteri, è considerato come un uomo molto vicino al primo ministro. Abe era stato tra l'altro colpito di recente anche dallo scandalo abbattutosi sul procuratore Hiromu Kurokawa, capo dell'Alta Procura di Tokyo, che si è dimesso a causa del suo coinvolgimento nel gioco d'azzardo clandestino durante lo stato di emergenza. E la popolarità del primo ministro sembra davvero in caduta libera.

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MOSSE CINESI IN PALESTINA - Un team di 10 esperti medici inviati dal governo cinese è tornato giovedì nel comune di Chongqing, nel sud-ovest della Cina, dopo aver completato la missione di aiuto agli sforzi della Palestina contro la pandemia di COVID-19. Il team, che aveva lasciato Chongqing il 10 giugno, è stato formato dalla National Health Commission con membri selezionati dalla commissione sanitaria municipale in vari dipartimenti, tra cui malattie respiratorie e infettive, medicina tradizionale cinese, epidemiologia e assistenza infermieristica. Durante la loro permanenza in Palestina, gli esperti cinesi hanno visitato ospedali, laboratori e altre strutture mediche locali, tenuto incontri con i loro coetanei palestinesi e condiviso la loro esperienza di trattamento, prevenzione e controllo COVID-19. Svolta anche una videoconferenza con le autorità sanitarie della Striscia di Gaza. Il governo palestinese ha dato ampio risalto alla visita, così come aveva fatto con l'invio di materiale sanitario nelle settimane e nei mesi precedenti. La cooperazione tra Pechino e Ramallah non è una novità assoluta, ma è interessante notare la sua intensificazione in un momento in cui Israele è pressata dagli Stati Uniti per fermare la cooperazione con la Cina, in particolare in settori "sensibili" come il 5G o i porti (leggasi Haifa).

TAIWAN-SVEZIA: INVESTIMENTI TECNOLOGICI CONGIUNTI - In un momento nel quale i rapporti tra Pechino e Stoccolma sono ai minimi termini, Taiwan e Svezia investiranno congiuntamente circa 8 milioni e mezzo di dollari sotto forma di sovvenzioni alle istituzioni di entrambi i paesi a sostegno di sei proposte legate allo sviluppo tecnologico. In particolare nei settori di bioingegneria, batterie al litio, chip, antenne wireless. Può sembrare un accordo dal profilo relativamente basso a livello economico, ma comunque significativo perché arriva nell'ambito del più ampio memorandum of understanding firmato dal ministero della Scienza e della tecnologia di Taiwan e dalla Fondazione svedese per la ricerca strategica e che prevede altri progetti congiunti.