Esteri

Albania e Macedonia in Ue, ok dal Consiglio: obiettivo stoppare Russia e Cina

L'Ue approva l'avvio dei negoziati con Albania-Macedonia del Nord per l'adesione. Accordo unanime. Vince la linea Conte-Merkel, piegato Macron

Albania e Macedonia in Ue, vince il fronte interno Conte-Merkel. Macron-Rutte piegati

Via libera dei ministri Ue all'avvio dei negoziati d'adesione per l'Albania e la Macedonia del Nord. Vince, dunque, la linea Conte-Merkel, gli esponenti più pesanti di quella frangia di Stati membri che hanno “spinto” per l’allargamento a 29. Lo scorso 17 ottobre, al termine del Consiglio europeo che ha discusso nel merito l'avvio all'adesione, il premier italiano ha definito un “errore storico” la riluttanza di Parigi. Ma l’intesa è arrivata unanime tra i Ventisette ed e' stata annunciata oggi dopo una riunione in videoconferenza. Nelle loro conclusioni, secondo quanto si apprende da fonti Ue, i ministri con delega agli Affari europei danno il loro benestare a Tirana e Skopje senza tuttavia fissare date per l'apertura delle trattative. E se l’errore è stato “storico”, il definitivo via libera, a sua volta, assume di conseguenza il rango di “decisione storica”. Un “pass” che arriva dopo tre rinvii in due anni, vincendo le resistenze, non solo della Francia, ma anche dei Paesi Bassi.

L'accordo unanime tra i ministri Ue e' stato raggiunto, secondo una bozza finale delle conclusioni che saranno pubblicate domani, "alla luce dei progressi compiuti" da entrambe Albania e Macedonia del Nord "nelle riforme" richieste dall'Ue, in particolare per quanto riguarda i diritti fondamentali, lo stato di diritto e la democrazia, la giustizia e le relazioni di vicinato. La decisione tiene conto delle richieste degli Stati membri piu' scettici sull'allargamento, Francia in primis, imponendo ancora alcune condizioni per l'Albania, chiamata a proseguire gli sforzi nella riforma giudiziaria e nella lotta alla corruzione, nonche' a garantire il pluralismo dei media e un'azione piu' dura contro la migrazione irregolare.

macedonia albania
 

Albania e Macedonia in Ue, il ritorno di Angela e la mossa anti Mosca-Pechino-Ankara

Angela Merkel torna a dettare la linea europea, nel mezzo della crisi più profonda che la medesima Europa abbia mai attraversato, dal Trattato di Roma in avanti. L'obiettivo è stoppare Russia e Cina, in particolare Mosca, che nella regione medio-orientale è di fatto la potenza - complice il disinteressamento parziale di Washington - che insieme all'ex Impero Ottomano, mantiene "l'ordine" geopolitico. Decisiva, inoltre, la pressione turca a Est e la difficoltà che sta attraversando il “fianco” greco nel respingere i profughi siriani. Rinforzare il "cordone greco” per resistere alle angherie di Erdogan.

Sara' compito della Commissione Ue presentare un quadro per lo svolgimento delle trattative con i due Paesi, regolato dal nuovo processo d'allargamento proposto dallo stesso esecutivo Ue il mese scorso per ridare slancio ai negoziati. Dopo il Montenegro nel 2012 e la Serbia nel 2014, diventano cosi' quattro i Paesi dei Balcani occidentali impegnati nei colloqui con l'Ue. L'avvio dei negoziati non garantisce l'ingresso nel blocco europeo: basti pensare alla stessa Turchia, che ha aperto le trattative nel 2005 ma si è scontrata con il rigore geografico di Nicolas Sarkozy “Perché la Turchia non entrerà mai in Europa? Semplice, si trova in Asia Minore”.