Esteri
Arresto Cecilia Sala, intrigo internazionale. Gli Usa trattano con l'Italia e avvertono l'Iran
Il dipartimento di Stato americano: "Chiederemo l'estradizione dell’iraniano in carcere in Italia". Il ruolo del ministro Nordio
Arresto Cecilia Sala, il ruolo chiave di Nordio e il pericolo iraniano
La giornalista italiana Cecilia Sala è in carcere in Iran dallo scorso 19 dicembre e il suo arresto è diventato una questione internazionale, visto il coinvolgimento anche degli Stati Uniti nella vicenda, in quanto interessati all'estradizione di Mohammad Abedini, l'iraniano arrestato in Italia che avrebbe fornito droni a gruppi terroristici. Stati Uniti e Onu uniscono le forze, per premere sull’Iran affinché liberi Cecilia Sala. Washington accusa Teheran di usarla come "leva politica" di ricatto, collegando il suo arresto a quello di Mohammad Abedini. Gli Stati Uniti chiedono "il rilascio immediato e incondizionato" di tutti i detenuti, inclusa Cecilia Sala.
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Italia e Usa sono in contatto per avviare le pratiche per l'estradizione di Abedini, in base alle normative vigenti serviranno almeno due mesi. Ma esiste una seconda strada, tutta politica, per scarcerare subito l'iraniano. Una strada segnata dal secondo comma dell’articolo 718 del codice di procedura penale che prevede, in caso di un detenuto in attesa di estradizione, come la revoca della misura "cautelare è sempre disposta se il ministro della giustizia ne fa richiesta". Significa che se Nordio volesse, Abedini potrebbe essere libero immediatamente.
La motivazione della domanda di estradizione è però troppo grave, per essere accantonata: "La proliferazione da parte dell’Iran - fa sapere il dipartimento di Stato americano e lo riporta La Repubblica - di veicoli aerei senza pilota, o droni, sempre più avanzati e letali, e il suo continuo sostegno a gruppi terroristici e per procura violenti, rappresentano le principali minacce alla pace e alla stabilità nella regione". Perciò "rimaniamo impegnati a utilizzare tutti gli strumenti disponibili per contrastare l’intera gamma delle azioni destabilizzanti dell’Iran - compreso il suo sostegno a gruppi terroristici e per procura violenti - per indebolire e interrompere la capacità dei gruppi sostenuti dall'Iran di condurre attacchi terroristici".