Esteri
AstraZeneca, agli Stati Uniti non serve ma Fauci lo considera efficace

Intanto il processo di immunizzazione procede rapidamente: registrato il record di 100 milioni di vaccinati sei settimane prima del previsto
AstraZeneca, agli Stati Uniti non serve ma per Fauci è efficace
Le tribolazioni infinite del vaccino AstraZeneca continuano. Fin dal suo inizio il vaccino europeo contro il Coronavirus ha fatto molti passi falsi. Non certo per la sua efficacia, riconosciuta, ma da errori di comunicazione. Adesso il problema da superare non è più in Europa ma negli Stati Uniti. I National Institutes of Health, guidati dall’epidemiologo Anthony Fauci, hanno detto che i dati presentati dal gruppo farmaceutico sono vecchi e incompleti. Queste interrogazioni hanno fatto scendere le azioni del 2,5% alla Borsa di Londra.
AstraZeneca ha riconosciuto che i dati sono del 17 febbraio e si è impegnata a fornire cifre aggiornate. "Contatteremo immediatamente il consiglio di sorveglianza sulla sicurezza e sui dati per condividere la nostra analisi primarie con i dati di efficacia più aggiornati. Intendiamo pubblicare i risultati dell'analisi primaria entro 48 ore ”, ha comunicato l'azienda. Secondo i risultati messi in dubbio dalle autorità statunitensi, il vaccino è efficace all'80% nelle persone di età superiore ai 65 anni. Inoltre ha un significativo tasso di efficacia del 79% nella prevenzione della Covid sintomatica e del 100% nella prevenzione dei casi che richiedono il ricovero. Lo stesso Fauci ha considerato l’errore “involontario". "È molto probabile-ha detto Fauci- che questo sia un ottimo vaccino, ma è anche vero che questo tipo di intoppi possono aumentare i dubbi della popolazione sulla vaccinazione”.
La decisione di diversi paesi europei di interrompere la vaccinazione per alcuni casi di trombosi nelle persone che avevano ricevuto il vaccino è stata un duro colpo alla reputazione del farmaco. La scorsa settimana l'EMA ha approvato la sicurezza e l'efficacia del farmaco di AstraZeneca e ha confermato che i trombi subiti da alcune persone non erano direttamente correlati alla somministrazione di quel vaccino. E le vaccinazioni sono ripartite. Negli Stati Uniti invece il processo di immunizzazione sta procedendo rapidamente. Il paese, la scorsa settimana, ha registrato il record di 100 milioni di vaccinati sei settimane prima del previsto di quanto promesso da Joe Biden. Una media di quasi 2,5 milioni di dosi al giorno. Agli Stati Uniti AstraZeneca, al momento non serve. Washington si è impegnata a spedire milioni di dosi del vaccino anglo-svedese in Canada e Messico. E si spera che dopo il prossimo G20 anche l’Europa possa riceverne di più anche dagli Usa e non solo del vaccino europeo.