Esteri
Grecia, con Tsipras più tasse, stretta su pensioni e welfare
Il testo dell'accordo tra Atene e i creditori, raggiunto dopo una maratona di trattattive nel weekend, è stato trasmesso per la ratifica al parlamento greco, che ne ha dato notizia sul proprio sito web. Il testo, circa 400 pagine, è stato pubblicato online dopo che il primo ministro, Alexis Tsipras, aveva chiesto all'assemblea legislativa di votarlo entro domani. L'urgenza è legata ai tempi stretti delle scadenze dei pagamenti: il 20 agosto scade la rata di 3,5 miliardi del prestito Bce ed Atene deve rispettarla per evitare l'avvio delle procedure di default. Se domani il parlamento di Atene approverà l'intesa, venerdì dovrebbe riunirsi l'Eurogruppo e a quel punto l'unico possibile ostacolo allo sblocco degli aiuti sarebbe il voto dei parlamenti tedesco, olandese e finlandese, convocati in seduta straordinaria in vista della scadenza.
L'intesa tra Atene e i creditori internazionali dell'ex Troika (Bce, Fmi e Ue) prevede 86 miliardi di finanziamenti a fronte di 35 riforme da parte del governo greco; riforme sulle quali Alexis Tsipras ha dovuto cedere parecchio rispetto al programma elettorale di Syriza. Tra le prime cose richieste dai creditori ci sono la riforma delle pensioni con il blocco immediato dei prepensionamenti anticipati, un piano urgente di privatizzazioni (anche in settori delicati come quello dell'elettricità), il taglio dei sussidi nel comparto agricolo, una riduzione vicina al 5% della spesa pubblica per il welfare e aumenti di tasse non solo per gli armatori, ma anche sulla proprietà immobiliare.