Esteri

Biden-Putin: entrambi sognano il disgelo, ma l'accordo è ancora lontano

di Lorenzo Lamperti

La strategia di Usa e Russia dietro le dichiarazioni ufficiali del summit di Ginevra. Dentro l'agenda delle relazioni bilaterali. Con Pechino sullo sfondo

LA VERITA' SUI RAPPORTI TRA RUSSIA E CINA

La realtà è più complessa. Tra i due giganti euroasiatici ci sono sempre stati sospetti reciproci. La Russia ha finora sempre lasciato campo alla Cina, sia per quanto riguarda la futuribile Via della Seta polare, attraverso la quale Pechino conta di arrivare in Europa passando dall'Artico (complice il riscaldamento dei mari) invece che dall'Indo Pacifico tagliando tempi e rischi di navigazione, sia per quanto riguarda la presenza cinese in Asia centrale. Ma le ha lasciato campo con circospezione, stando attenta per esempio a non svolgere esercitazioni militari nelle acque troppo vicine al proprio territorio, oppure a non aprire la rotta di navigazione più interna. O ancora, a mantenere una forte presa soprattutto difensiva sulle repubbliche ex sovietiche dell'Asia centrale, area in cui Pechino ha investito tantissimo negli scorsi anni guadagnando influenza geopolitica.

Da inizio millennio in poi, in particolare dopo la guerra di Crimea, la Russia è stata isolata dagli Stati Uniti e dall'occidente ed è stata costretta suo malgrado a rafforzare il legame con la Cina. Ma la partnership per ora non si è trasformata in una alleanza strategica. Mosca utilizza il potenziale allineamento strategico con Pechino come arma negoziale con Washington, che finora ha scommesso sull'impossibilità che quell'allineamento si potesse verificare totalmente.

USA-RUSSIA, UNA PARTITA A POKER CON TANTI BLUFF

ra, però, con il Pentagono che ha rivisto le proprie priorità strategiche mettendo in cima all'agenda proprio la Cina, qualcosa potrebbe cambiare. Non è un caso che Robert Kaplan, 'geopolitical chair' del Foreign Policy Research Institute e a lungo consulente del Pentagono ha dichiarato a Repubblica che "l'incontro finale con Putin a Ginevra è parte di un percorso ben inanellato. Stabilire un patto di non belligeranza coi russi, dopo aver rinsaldato le alleanze con gli europei, per isolare ulteriormente la Cina, ridimensionandone la competitività. D'altronde anche Putin si avvia all'incontro con l'intenzione di mandare un messaggio a Xi Jinping: 'Non invadere troppo i nostri interessi economici e politici perché abbiamo altre opzioni'".

Una complicata partita a poker, nella quale quello che viene detto a microfoni e telecamere accese è spesso e volentieri un bluff.