Esteri

Bolsonaro rifiuta i 20 miliardi di dollari ‘offerti’ da Biden per l’Amazzonia

Il presidente brasiliano Jair Bolsonaro ha criticato via Twitter il candidato dem alla presidenza Usa Joe Biden per le sue dichiarazioni sulla foresta pluviale amazzonica rilasciate durante il dibattito presidenziale di martedì, stigmatizzandole come "inutili".

Bolsonaro, alleato del presidente Donald Trump, ha scritto mercoledì in un tweett che, secondo quanto dice, Biden "potrebbe pagarci fino a 20 miliardi di dollari per fermare la 'distruzione' della foresta pluviale amazzonica aggiungendo che, se non accettassimo questa offerta, lui imporrebbe gravi sanzioni economiche al nostro paese", ma che lui "a differenza dei presidenti di sinistra del passato, non accetta tangenti, interferenze o minacce codarde alla nostra integrità territoriale ed economica", aggiungendo che la sovranità del Brasile non è negoziabile.

Durante la sezione sul clima del dibattito, Biden aveva detto che "le foreste pluviali del Brasile vengono abbattute, distrutte" e che, da presidente, lui "farebbe in modo di raccogliere tra i vari paesi del mondo 20 miliardi di dollari con cui dire ‘ecco 20 miliardi, smettila di abbattere la foresta e se non lo fai avrai gravi conseguenze economiche'".

Bolsonaro ha chiarito che il suo governo sta portando avanti azioni "senza precedenti" per proteggere l'Amazzonia e l'ambiente, e che la cooperazione con gli Stati Uniti è benvenuta, come le iniziative che ha detto di aver negoziato con Trump.

"L'avidità di alcuni paesi verso l'Amazzonia è un fatto ben noto", continua il post, "tuttavia, l'esplicita dimostrazione di questa avidità da parte di qualcuno che si candida alla presidenza del suo paese è un chiaro segno di disprezzo per la cordiale e fruttuosa convivenza tra due nazioni sovrane".

Bolsonaro, che durante la corsa alle presidenziali brasiliane divenne noto come il "Trump dei Tropici", ha invece sottolineato il suo profondo rispetto per il candidato repubblicano. Durante una visita alla Casa Bianca a marzo, aveva già detto che il Brasile e gli Stati Uniti condividono il "rispetto per gli stili di vita tradizionali e familiari, di Dio nostro creatore, contro l'ideologia di genere degli atteggiamenti politicamente corretti e delle fake news", e ha anche previsto che Trump vincerà la rielezione a novembre.

Il governo di destra di Bolsonaro è stato ampiamente criticato per il suo approccio alle normative ambientali e per la gestione degli incendi distruttivi nella foresta pluviale. L'anno scorso, il gruppo G7 che comprende Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti, durante il vertice francese ha chiesto a Bolsonaro di intensificare gli sforzi per proteggere l'Amazzonia.

Ma il presidente brasiliano ha ripetutamente respinto le critiche al suo governo, accusando gli altri capi di stato di portare avanti una "campagna di disinformazione", nonostante i dati della sua stessa agenzia governativa mostrino un problema in crescita, soprattutto in Amazzonia e nel Pantanal.