Esteri

Russia-Turchia, escalation militare. L'Iran: "Così si aiuta l'Isis"

Caccia russo: ong conferma, esercito siriano ha recuperato pilota - Uno dei due piloti dell'aereo russo abbattuto martedi' dalla Turchia e' stato recuperato vivo dalle forze speciali siriane e trasferito all'aeroporto militare di Hamimim, nella provincia siriana di Latakia. Lo ha riferito l'Osservatorio siriano per i Diritti umani, confermando una notizia gia' data dall'ambasciatore russo in Francia. Il direttore della ong, Rami Abderrahman, ha spiegato che, stando alle sue informazioni, l'altro pilota e' invece morto, ucciso dagli spari dei ribelli dopo che si era lanciato dal paracadute. Nella giornata di martedi' si erano succedute le informazioni piu' disparate sulla sorte dei due uomini dell'equipaggio del cacciabombardiere russo.

Erdogan, frammenti in Turchia hanno ferito 2 turchi - Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha reso noto che frammenti dell'aereo russo abbattuto dalla Turchia sono caduti all'interno del territorio turco e hanno ferito due cittadini turchi. Erdogan, che parlava a un evento economico a Istanbul, ha spiegato che il cacciabombardiere e' stato raggiunto dal missile mentre volava nello spazio aereo turco, ma e' caduto all'interno del territorio siriano, anche se alcuni frammenti sono caduti in Turchia.

Mosca schiera missili S-300 a frontiera turca - La Russia dislochera' sistemi di difesa missilistica S-400 presso la sua base aerea di Hamimim in Siria. Lo ha detto il ministro della Difesa russo Serghei Shoigu, in un incontro con i colleghi della Difesa russa. La base e' nella provincia di Latakia, ad appena 30km dalla frontiera con la Turchia, dove sono di stanza gli aerei russi che partecipano alla missione anti-jihadista in Siria. L'S-400 garantira' l'abbattimento di obiettivi aerei a una distanza di 250km e missili balistici non strategici a 60km. Il complesso e' in grado di abbattere in modo simultaneo 36 obiettivi e ne puo' puntare 72 Il dispiegamento di batterie missilistiche di nuova generazione integrera' le misure gia' annunciate martedi' dall'esercito russo: l'invio dell'incrociatore lancia-missili Moskva, fiore all'occhiello della flotta russa, nella zona costiera vicino Latakia, che appoggera' con le sue batterie anti-missile Fort, simile agli S-400, le missioni aeree russe in Siria; e il fatto che i bombardieri russi voleranno scortati dai caccia.

Iran, messaggio "sbagliato" a terroristi - L'abbattimento di un aereo russo alla frontiera turco-siriana da parte della Turchia "invia un messaggio sbagliato" ai terroristi che operano nella regione, che interpreteranno l'incidente come un appoggio ai loro attacchi e una protesta alla posizione internazionale contro di loro. E' quando ha riferito il ministro degli Esteri iraniano, Mohammad Javad Zarif, in una conversazione telefonica con il collega russo, Serghei Lavrov, in cui ha anche sottolineato che l'incidente ha suscitato "molta preoccupazione" in Iran. "Questi accadimenti elevano la tensione in Siria e inviano un messaggio sbagliato ai gruppi terroristi. Tutto quello che aumenta la tensione e rende piu' complicata la situazione attuale e' un cattivo segnale, che consentira' loro di pensare che possono continuare le loro operazioni contro la Siria e contro il mondo, a causa della frattura tra i Paesi che li combattono", ha aggiunto Zarif, secondo il comunicato diffuso dal ministero degli Esteri.

Isis: Mosca,"stato maggiore congiunto" con Usa,Francia e Turchia - La Russia sarebbe "pronta" a "costituire uno stato maggiore congiunto" contro l'Isis, che includa la Francia, gli Usa e persino la Turchia, nonostante le ultime pesanti tensioni con Ankara. Lo ha dichiarato l'ambasciatore russo in Francia. £Siamo pronti a pianificare insieme i bombardamenti sulle posizioni del Daesh (l'acronimo in arabo con cui viene indicato l'Isis,ndr) e a costituire per questo uno stato maggiore congiunto con la Francia, l'America, con tutti i Paesi che vogliono entrare in questa coalizione", ha dichiarato il diplomatico, Alexandre Orlov alla radio francese Europe 1. "I turchi, se vogliono, anche: sono i benvenuti".