Esteri

Chi è la premier danese Frederiksen in pole per la guida della Nato

di Redazione Esteri

Italia scavalcata, ora Biden vuole una donna. Gli Usa vogliono arrivare a un accordo definitivo entro il vertice di Vilnius dell'11-12 luglio

Nato, ecco chi è Mette Frederiksen: la donna favorita per guidare l'Alleanza Atlantica. Il ritratto 

Gli Usa hanno fretta di chiudere l'accordo e Biden ha fatto ormai la sua scelta per la successione di Stoltenberg alla Nato. Nonostante sembrasse un posto riservato ad un italiano, con i vari nomi di Letta, Draghi, Gentiloni che si erano succeduti nei nomi scorsi, la scelta sarebbe caduta sul primo ministro della Danimarca. La premier Mette Frederiksen - si legge su La Stampa - sarà oggi alla Casa Bianca per il terzo incontro con il presidente Biden in meno di due mesi È lei la favorita alla guida dell'Alleanza e gli Usa vogliono arrivare a un accordo al vertice di Vilnius dell'11-12 luglio. Il nome della premier socialdemocratica, la più giovane della storia danese, è nella lista dei papabili per la successione di Jens Stoltenberg – il suo mandato scadrà in ottobre dopo che è stato esteso nel marzo del 2022 di un anno complice la guerra in Ucraina allora appena scoppiata – da qualche mese e la leader di Copenaghen, pur avendo dichiarato di non essere una candidata, non ha mai detto di non essere interessata al posto.

Leggi anche: Balcani rebus Nato: Kosovo "tradito" per non lasciare la Serbia a Russia-Cina

Leggi anche: Turchia, Erdogan fa felice anche l'Ue. Amico di Putin, tiene in scacco la Nato

Mette Frederiksen è una politica danese, dal 27 giugno 2019 ministro di Stato della Danimarca. Dal 2011 al 2014 è stata ministra del lavoro nel governo Thorning-Schmidt, e dal 2014 al 2015 ministra della giustizia. Dal 28 giugno 2015 è leader dei Socialdemocratici. I nomi di Ursula von Der Leyen, della premier estone Kaja Kallas e della vicepremier canadese, Chrystia Freeland, - prosegue La Stampa - per ragioni diverse non rispondono a tutti i criteri indicati. Kallas è percepita come troppo falco sulla Russia dai Paesi del fianco meridionale; i tedeschi vorrebbero Von der Leyen ancora alla guida della Commissione europea e la canadese difficilmente incontrerebbe il favore di Macron che vuole un esponente europeo che consenta una maggiore e proficua interazione fra Nato e Ue.