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Chi è Usha Chilukuri, la moglie del candidato vicepresidente di Trump J.D. Vance

di Redazione Esteri

Figlia di immigrati indiani, Usha Chilukuri è cresciuta in un sobborgo di San Diego. Ritratto

Chi è Usha Chilukuri, la moglie del candidato vicepresidente di Trump J.D. Vance

Usha Vance, 38 anni, è “un membro dell'élite americana che si è costruito dal nulla, che è partita da zero” per arrivare in alto. Come il marito, figlio dell'America bianca, povera, rurale. Il famoso e per molti inarrivabile sogno americano ha così una nuova incarnazione. Lo riporta Il Corriere della Sera, citando il New York Times. È avvocato specializzato in contenziosi aziendali per un prestigioso studio legale (e liberal) di San Francisco. Ha lavorato per il presidente della Corte Suprema John G. Roberts Jr. e per il giudice Brett M. Kavanaugh, quando costui era ancora giudice della corte d'Appello.

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Figlia di immigrati indiani, Usha Chilukuri è cresciuta in un sobborgo di San Diego. Secondo gli amici d'infanzia è sempre stata una “leader”, una ragazza studiosa e tranquilla, un “topo di biblioteca”. Intelligente, ambiziosa e pragmatica, nel 2014 era registrata come democratica. Durante gli anni dell'università ha frequentato soprattutto circoli liberali. Il suo curriculum accademico farebbe invidia a chiunque. Dopo Yale, la futura signora Vance ha frequentato un master in Filosofia all'università di Cambridge, ricevendo la prestigiosa borsa di studio Gates Cambridge.

Usha Chilukuri, l'incontro con J.D. Vance

Usha Chilukuri e J.D. Vance si sono conosciuti alla facoltà di Legge di Yale (lui descriveva lei come “il suo spirito guida”). Si sono sposati in Kentucky nel 2014, ricevendo la benedizione indù. Hanno tre figli: due maschi, Ewan (6 anni) e Vivek (4), e una bambina, Mirabel (2 anni).

Secondo il New York Times, Usha ha giocato un ruolo significativo nell'ascesa politica del marito. A Yale, ha aiutato Vance a mettere nero su bianco le teorie sul declino sociale dell'America bianca rurale, idee che lentamente si sono aggregate nella testa del marito e che sono confluite nel suo libro rivelazione, il memoir diventato poi manifesto della destra americana Hillbilly Elegy (2016), tradotto in Italia da Garzanti con il titolo Elegia americana (nel 2020 è stato adattato per il cinema da Ron Howard).

Così Vance descrive Usha Chilukuri nell'autobiografia: “Mentre iniziavo a riflettere un po’ più seriamente sulla mia identità, mi sono innamorato di una mia compagna di corso di nome Usha. Per una fortunata combinazione, ci avevano abbinati per la prima esercitazione scritta importante, così nel primo anno abbiamo passato molto tempo assieme, arrivando a conoscerci bene. Rappresentava ai miei occhi una sorta di anomalia genetica, una combinazione di tutte le qualità positive che dovrebbe possedere un essere umano: brillante, lavoratrice, alta e bellissima". E poi: “Avevo avuto altre ragazze prima. Ma con Usha era tutta un'altra storia. Pensavo costantemente a lei. Un amico mi ha definito ‘malato d'amore’ e un altro mi ha detto di non avermi mai visto in quello stato”.

Così è cominciata la loro storia d'amore, secondo la narrazione di J.D.: “Verso la fine del primo anno ho scoperto che Usha non era fidanzata e l'ho invitata immediatamente a uscire. Dopo alcune settimane di corteggiamento e un solo appuntamento, le ho detto che ero innamorato di lei. Era contro tutte le regole che avevo appreso da ragazzo. Ma non me ne importava un fico secco”. Lontana dai riflettori, Usha Vance è sempre stata tiepida, almeno fino a poco tempo fa, sulla possibilità che il marito si candidasse per la seconda carica più alta del Paese: “Credo in J.D. e lo amo davvero, vedremo che cosa succederà nelle nostre vite”.