Esteri

Cina, truppe dell’esercito a difesa di Hong Kong. Polizia vieta manifestazioni

Hong Kong, rotazione delle truppe di Pechino: "Assicureremo stabilità". La polizia vieta la manifestazione di sabato: "Troppi rischi"

Hong Kong, rotazione truppe Pechino: "Assicureremo stabilità"

L’Esercito di liberazione popolare cinese ha condotto la ventiduesima rotazione di routine dei soldati alla guarnigione di Hong Kong, nel corso della notte. Lo ha annunciato l’agenzia Xinhua, mostrando foto dei mezzi militari e dei soldati cinesi arrivati a Hong Kong. La rotazione delle truppe è un’operazione “ordinaria annuale approvata dalla Commissione militare centrale”, l’organo di comando delle Forze Armate cinesi al vertice della quale siede il presidente cinese, Xi Jinping, e avviene mentre sono in corso a Hong Kong da dodici settimane proteste anti-governative, segnate anche da scontri e da episodi violenti tra manifestanti e forze dell’ordine.

Nel comunicato diffuso dall’agenzia di stampa cinese, inusualmente prima del completamento dell’operazione, si sottolinea che i soldati di stanza a Hong Kong “sono determinati a proteggere risolutamente la sovranità nazionale e gli interessi di sicurezza e sviluppo, e avranno il compito di difendere Hong Kong e di dare nuovi e maggiori contributi al mantenimento della prosperità e della stabilità” della Regione Amministrativa speciale cinese.

Il numero dei soldati della guarnigione di Hong Kong varia tra i seimila e gli ottomila, anche se un numero preciso non è noto. Le foto diffuse dall’agenzia Xinhua mostrano il passaggio di mezzi militari presso il punto di frontiera del porto di Huanggang, e l’arrivo dei membri della Marina cinese alla base navale di Stonecutters Island. Nelle stesse ore, è stata compiuta anche la rotazione annuale dei soldati alla guarnigione di Macao, la ventesima dal ritorno dell’ex colonia portoghese alla Cina, avvenuto nel 1999.

Hong Kong, polizia vieta manifestazione sabato: "Troppi rischi"

La polizia di Hong Kong ha deciso di vietare la marcia e la manifestazione in programma sabato prossimo a sostegno del suffragio universale. Il divieto - come ha dichiarato il rappresentante degli organizzatori, il Civil Human Rights Front, Jimmy Sham - è stato deciso sulla base dei timori di nuovi scontri tra manifestanti e forze dell’ordine. E’ la prima volta che un evento organizzato dalla sigla, tra le più attive nelle proteste anti-governative, riceve per intero un rifiuto da parte della polizia.  “Non vediamo una chiara ragione nella lettera di obiezione”, ha dichiarato Sham, ripreso dai media di Hong Kong. “Discuteremo dei metodi per i residenti di esercitare il loro diritto a manifestare in maniera sicura e legale”, ha aggiunto, criticando la leader di Hong Kong, Carrie Lam, che “non ha permesso a Hong Kong di tornare alla calma, ma ha usato vari mezzi per rendere la gente di Hong Kong ancora più arrabbiata”.

La decisione della polizia era stata anticipata da una fonte citata dal South China Morning Post, secondo cui “il rischio è troppo grande. Lo si vede dal numero di bombe Molotov che i manifestanti hanno lanciato nello scorso fine settimana”, quando sono state arrestate 86 persone per gli episodi di violenza negli scontri con le forze dell’ordine.         Gli eventi in programma per sabato prossimo prevedevano una marcia fino all’ufficio di Collegamento del governo cinese. La manifestazione era stata programmata in concomitanza con il quinto anniversario dell’annuncio da parte del governo cinese della proposta di riforma della legge per l’elezione del capo esecutivo di Hong Kong, che aveva innescato un movimento di opposizione sfociato nei 79 giorni di occupazioni del centro di Hong Kong da parte di studenti e attivisti che chiedevano il suffragio universale. In totale, secondo i calcoli della polizia, sono state 23 le proteste, dall’inizio di giugno scorso, che si sono concluse con scontri tra la polizia e i manifestanti e circa novecento persone sono state arrestate.