Esteri

Congo, violenze sessuali su 50 donne. Coinvolti Onu e Medici senza Frontiere

Nello scandalo anche Oxfam e Oim

L’Oms ha aperto un’inchiesta sulle violenze sessuali denunciate dalle donne congolesi durante l’attività contro l’epidemia di ebola in Congo. La direttrice regionale per l’Africa dell’Oms, Matshidiso Moeti, ha dichiarato via Twitter che queste accuse sono “strazianti” e garantirà “indagini tempestive, imparziali e trasparenti”, assicurando dure conseguenze per i responsabili.

New Humanitarian e Thomson Reuters Foundation hanno condotto per un anno un’indagine, raccogliendo le testimonianze di una cinquantina di donne che hanno raccontato le violenze subite tra il 2018 e il marzo 2020, con abusi sessuali che hanno portato anche a due gravidanze.

Oltre agli operatori umanitari/sanitari dell’OMS, le donne hanno accusato anche personale dell’Agenzia per le Migrazioni (OIM), di Medici senza Frontiere (MSF), Oxfam, World Vision, ALIMA (Alliance for International Medical Action), nonchè personale del ministero della Sanità congolese.