Esteri
Corea del Nord, Kim Jong-un è vivo. Inaugurata una fabbrica di fertilizzanti
Kim ha tagliato il nastro all'inaugurazione di una fabbrica di fertilizzanti, in compagnia della sorella, Kim Yo-jong
Alla fine è arrivata anche la conferma con 12 fotografie del Rodong Sinmun. Dopo quasi tre settimane di speculazione sulle sue condizioni di salute, il leader nordcoreano, Kim Jong-un, è riapparso in pubblico. Come inizialmente riferito dalla Kcna, l'agenzia ufficiale del regime, Kim ha tagliato il nastro all'inaugurazione di una fabbrica di fertilizzanti, in compagnia della sorella, Kim Yo-jong. Kim "ha partecipato alla cerimonia tra i fragorosi applausi e gli 'evviva!' dei partecipanti", ha riferito l'agenzia.
E' la prima volta che i media di Stato riferiscono di una apparizione in pubblico della guida suprema, che mancava dalle scene dall'11 aprile, quando aveva presieduto una riunione del politburo del Partito dei Lavoratori, mentre il giorno seguente i media ufficiali diffusero la notizia di una ispezione del leader ad aerei da combattimento in un'unita' di difesa aerea. Secondo quanto riferito dall'agenzia sudcoreana Yonhap, che cita i media nordcoreani, la cerimonia a cui ha partecipato Kim si è svolta in un impianto di fertilizzazione a Sunchon, nella provincia del Phyongan meridionale. Luogo scelto probabilmente non a caso. Un report pubblicato dal Center for Nonproliferation Studies di Monterey, negli USA, ha affermato che l’impianto di Sunchon viene impiegato anche per l’estrazione di uranio.
Si tratta di una vera e propria svolta, ma che appariva sempre più nell'aria negli scorsi giorni. Eppure, c'era chi sembrava pronto a giurare fosse morto. Tutto nasce dalla sua assenza al Giorno del Sole del 15 aprile, l'anniversario della nascita del nonno Kim Il-sung. Assenza bissata anche il 25 aprile, giorno dedicato al ricordo della formazione della formazione di guerriglia dello stesso Kim Il-sung, considerato il predecessore dell'Eserico rivoluzionario popolare.
Nel 2014 sparì per oltre un mese, mancando tra l'altro alle cerimonie per l'anniversario della fondazione del Partito dei Lavoratori. Ma rapidamente si è comunque iniziato a speculare sulla sua salute. Prima da media e fonti sudcoreane, poi da media e fonti statunitensi. Fino a Ji Seong-ho, disertore nordcoreano appena eletto all'assemblea nazionale della Corea del Sud con l'opposizione del Future Party alle elezioni legislative del 15 aprile, che solo poche ore fa aveva dichiarato di essere "al 99 per cento sicuro" che Kim fosse "morto lo scorso weekend" dopo un intervento chirurgico al cuore. A parere di Ji Seong-ho, l'annuncio da parte del regime di Pyongyang arriverà solo dopo aver risolto il dilemma della successione.
Invece non era così. Non è ancora chiaro se davvero Kim sia stato operato al cuore, come sostiene qualcuno, oppure abbia trascorso un periodo di quarantena per un sospetto caso di coronavirus nella sua scorta, come dicono altri. E probabilmente non si saprà mai nel dettaglio quanto accaduto in questi 20 giorni di assenza. Quello che si può vedere dalle immagini e dal video circolati è che cammina da solo e appare in buone condizioni.
Si può però notare come Wonsan, dove si trova il resort di famiglia nel quale sarebbe stato avvistato nei giorni scorsi, disti circa 300 chilometri da Sunchon, a sua volta poco più di 50 chilometri a nord dalla capitale Pyongyang, dove a questo punto Kim potrebbe essere in procinto di tornare.
Forse tira un sospiro di sollievo anche Donald Trump, che negli scorsi giorni aveva detto di "sapere come sta Kim". Il complesso e difficilmente risolvibile negoziato tra Washington e Pyongyang si regge proprio sulla relazione tra i due leader, seppure la Cina di Xi Jinping gioca (e giocherà) sempre un ruolo principale sul tema.
Da congelare dunque tutti i discorsi sulla successione, con la sorella Kim Yo-jong che era data in pole position insieme al ben più navigato Choe Ryong-hae. Kim è ancora in sella. Per ora in maniera figurata, in attesa di poter riprendere, magari, il suo cavallo ai piedi del monte Paektu.