Esteri
Coronavirus, morto Paiakan, capo indigeno che lottava per salvare l’Amazzonia
Covid-19: morto capo indigeno Payakan
È morto per coronavirus Paulinho Paiakan, capo indigeno tra i più conosciuti, attivista per la difesa della foresta Amazzonica. Il decesso è avvenuto il 17 giugno, dopo diversi giorni di ricovero, in un ospedale dello stato di Parà, dove la pandemia si è diffusa particolarmente. Paiakan aveva 65 anni ed era il capo della tribù Kayapo.
Il mondo lo aveva conosciuto negli anni Ottanta grazie alle proteste contro il progetto idroelettrico brasiliano Belo Monte, la terza diga al mondo per grandezza. Primo indigeno a imparare il portoghese e addentrarsi nella modernità per poter fare da tramite tra il mondo dei bianchi e quello degli indigeni, conquisterà molte vittorie durante la sua vita, ma sarà fermato dalla condanna in un processo per stupro. Paiakan si è sempre dichiarato innocente e i suoi sostenitori parlano di processo farsa per poterlo incastrare.
È rimasto comunque sempre amato dalla sua gente perché aveva ottenuto la Carta Costituzionale che nel 1988 ha decretato il diritto alla terra per 900mila indigeni delle 240 tribù presenti in Brasile. Ma le battaglie che ha combattuto sono numerose: contro la costruzione delle centrali idroelettriche sul fiume Xingu, contro la presenza irregolare e sfrenata dei cercatori d’oro nella foresta, contro il disboscamento, contro la dittatura brasiliana.