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Coronavirus, quando finirà epidemia: picco a fine febbraio, stop ad aprile
Coronavirus, svelato quando sarà il picco e quando potrebbe finire l'epidemia
CORONAVIRUS, ecco quando ci sarà il picco e quando finirà l'epidemia coronavirus
Zhong Nanshan, l'epidemiologo cinese assurto a fama internazionale quando fu in prima linea nella battaglia contro la Sars nel 2003 prevede che l'attuale epidemia dal nuovo coronavirus Covid-19 possa raggiungere il picco tra metà e fine settembre e concludersi entro aprile, n Cina. Ne ha parlato in un'intervista a Reuters e al Global Times, Zhong, spiegando di basare la sua analisi su dai dati degli ultimi giorni e la risposta del governo.
Coronavirus, l'epidemiologo della Sars: "Picco a fine febbraio, stop ad aprile"
"Ipotizziamo che il picco possa essere raggiunto, forse a metà o alla fine di febbraio ... poi stabilizzarsi un po' o qualcosa di simile e quindi scendere". "Confido che il focolaio possa essere concluso direi ad aprile". Zhong, secondo cui la situazione in alcune province sta già migliorando perchè il numero di nuovi contagi scende, in precedenza però aveva previsto un picco più ravvicinato nel tempo.
Coronavirus: a Wuhan medici "esausti" e senza tute e mascherine
Stanchi, addirittura esausti, senza mascherine e costretti a riutilizzare più volte gli indumenti protettivi: è la preoccupante istantanea sul personale ospedaliero che lavora a Wuhan, la città cinese epicentro dell'epidemia da nuovo coronavirus della polmonite, il Covid-19. È soprattutto la carenza di forniture mediche a preoccupare: perché Wuhan, dove è apparso il coronavirus a dicembre, ha il bilancio umano più pesante: è stato registrato proprio nella città cinese capoluogo dell'Hubei il 74% dei 1.100 decessi totali e il 43% di tutti i contagi (il resto di decessi e contagi, pratica il totale se si eccettua un minimo 1 per cento, è stato registrato nella provincia circostante, l'Hubei). A Wuhan ci sono migliaia di nuovi casi ogni settimana, in alcuni reparti arrivano "anche 400 pazienti in otto ore" e molti medici visitano i pazienti senza le mascherine o le tute protettive, oppure li riutilizzano continuamente quando invece dovrebbero cambiarle in continuazione.