Esteri
Così la Francia fa la morale agli italiani mentre depreda l'Africa
La Francia da decenni fa prestiti alle ex colonie con tasso di cambio fisso per sterilizzare gli incrementi delle materie prime
I piani di Sarkozy erano influenzati dai seguenti temi: avere maggior accesso alla produzione di petrolio libico (a discapito degli interessi dell’Italia e della nazionale ENI,). Aumentare l’influenza francese in Nord Africa. Migliorare la situazione dei problemi interni francesi (teoria classica pan-germanica di Carl Schmitt di “trovare un nemico esterno per rinsaldare la nazione”, teoria adottata anche da Hitler). Offrire all’esercito francese una maggior visibilità nel mondo. Gestire la preoccupazione dei consiglieri di Sarkozy in merito ai piani di lungo periodo di Gheddafi di sostituirsi al potere francese nelle Unioni Francofone (le famose due Unioni CFA).”
Due conti per capire se il piano di Gheddafi, supportato dal suo oro (7 miliardi di USD di allora), avesse una base logica. Il totale delle riserve delle due unioni CFA depositate in Francia è superiore ai 10 miliardi di USD (più ulteriori asset). Forse Gheddafi non avrebbe sostituito la Francia come potere finanziario nelle due unioni CFA ma di certo poteva dare molto fastidio. La distruzione del regime di Gheddafi sbloccò il tappo che impediva flussi di migranti dall’Africa all’Europa.
Colpi di stato a la carte & investimenti
Come ricorda Al Jazeera dei 67 colpi di stato in 26 nazioni africane negli ultimi 50 anni (dalla fine della seconda guerra mondiale in poi) il 61% ha avuto luogo in ex colonie francesi.Tra i tanti conflitti dimenticati c’è quello del Mali (vicino di casa del Niger): i francesi mandarono un po’ di corpi di pace (Legione Straniera) per riportare l’ordine.