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Esteri
Così la Francia fa la morale agli italiani mentre depreda l'Africa

La BCEAO e la BEAC hanno sede a Parigi sin dal 1970. Il 50% delle riserve monetarie delle nazioni delle due Unioni CFA sono “ospitate” in Francia. Dal 1948 i due CFA sono ancorati con un rateo di cambio 50 CFA per 1 franco francese. Nel 1994 i CFA hanno subito una svalutazione del 50%. Dopo la svalutazione del 1994 i due CFA furono ancorati ad un nuovo cambio: 100 CFA per 1 franco francese. L’operazione fu giustificata ai tempi da un crollo della competitività del franco francese rispetto ad altri mercati. Il risultato di queste operazioni monetarie è brutalmente semplice. Per semplificare molto il concetto si potrebbe tradurre in questo modo: dal momento che il franco francese non era più competitivo, si scelse di svalutare la “sub-moneta” così le materie prime sarebbero costate meno aumentando la competitività francese. Mica male, no?

Il supporto alle élite africane è dato da un accordo chiamato “Accords speciaux de defence” che autorizza operazioni militari con truppe francesi sul suolo dei firmatari dell’accordo, in modo da proteggere i politici locali che difendevano gli interessi francesi. Tra i documenti firmati era inclusa una serie di accordi piuttosto stringenti per l’esportazione di materie prime dalle due Unioni verso la Francia

Francia e Libia 

Nelle mail tra l’ambasciatore americano in Libia e Hillary Clinton (allora segretario di Stato Usa sotto Obama), ben analizzata da Foreign Policy, si può leggere una frase della serie “noi francesi facciamo il bello e il cattivo tempo in Africa”. Di Gheddafi il testo riporta: “Quest’oro, valore stimato 7 miliardi, essendo a rischio venne spostato da Gheddafi verso il confine tra Niger e Ciad (nazioni delle Unioni CFA). Accumulato precedentemente alla ribellione, era inteso per essere utilizzato (si suppone come asset, Nda) per creare la base di una moneta pan-africana legata al Dinaro libico. Questo piano era mirato a fornire un’alternativa alle Unioni CFA rispetto ai franchi CFA.” Nello stesso cablo si legge “(…) Gli ufficiali della intelligence francese hanno scoperto questo piano (di Gheddafi, ndr) e questa è stata una delle ragioni che hanno influenzato le decisioni di Sarkozy di attaccare la Libia (…).

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