Esteri

Ucraina, quanto ci costerebbe l'esercito europeo e a che cosa servirebbe per la sicurezza: le cifre monstre

Se davvero gli Usa dovessero lasciare l'Europa dal punto di vista militare ecco quanti uomini e soldi (300 mld) dovremmo mettere sul campo

Esercito europeo, un progetto da centinaia di miliardi e centinaia di migliaia di soldati (in più)

Sono anni che si parla di Esercito Europeo, progetto spesso ventilato ma parso sempre lontano dalla realtà, fino a poche settimane fa. La nuova linea dell'amministrazione Usa di Donald Trump racconta di un probabile disimpegno totale dei Marines dal nostro continente, questione di soldi che Washington per decenni ha messo più, molto più di ogni altro e che oggi forse non ha più intenzione (e possibilità) di versare. E che non sia cosa remota lo ha spiegato forte e chiaro Mario Draghi pochi giorni fa proprio davanti ai rappresentanti della Ue spiegando che "dobbiamo prepararci a garantirci da soli la nostra sicurezza". Quindi Esercito Europeo sia, stando ai rumor politici. C'è poi la pratica che è fatta di numeri, soldi, soldati, mezzi che complicano terribilmente le cose.

Soldati, mezzi, cosa serve all'Esercito Europeo

Innanzitutto qualsiasi analisi militare e strategica parte dall'analisi della situazione globale. L'Europa da tre anni si trova al centro di una guerra, quella in Ucraina, con un superpotenza nucleare (la Russia) che ha schierato il suo esercito per conquistare un paese confinante. L'eventuale Esercito Europeo quindi non si dovrebbe limitare a funzioni di "peacekeeping" e semplice presidio di controllo dei confini ma dovrebbe prepararsi ad affrontare un eventuale attacco diretto dell'Armata Rossa, e questo cambia tutte le carte in tavola. Alcuni centro studi europei hanno provato ad arrivare a numeri e cifre in questo senso.

Per quanto riguarda i soldati l'organico, rispetto a quello attuale, dovrebbe aumentare di almeno 200 mila unità. E non si parla di militari di leva alle prime armi, ma di personale preparato ed addestrato ad alto livello. Servirà quindi del tempo, anni, oltre che almeno 10 mila uomini in media per ogni paese.

Le cose vanno ancora peggio se pensiamo ai mezzi; pensiamo ad esempio agli aerei, alle navi, ai sommergibili, ai carri armati e mezzi da trasporto vari. Senza gli Usa l'Esercito Europeo si troverebbe a colmare un vuoti di circa il 60%. Servirebbero centinaia di aerei, di vario tipo (bombardieri a corto e lungo raggio, caccia di quinta generazione etc etc etc), decine e decine di navi (dalle portaerei ai sommergibili, dai cacciatorpedinieri a mezzi rapidi d'assalto), migliaia di carri armati e mezzi blindati.

Per non parlare poi dell'arsenale nucleare: senza Washington potremmo contare solo su Francia e Gran Bretagna, cioè circa 280 testate per la prima e 220 per la seconda, contro le 6mila di Mosca.

Quanto costerebbe l'Esercito Europeo

A livello logistico e di personale la spesa prevista è di circa 250 miliardi di euro, l'anno. Questo porterebbe in rapporto al Pil una crescita ben oltre il già contestato 2% che si dovrebbe raggiungere stando agli accordi presi in sede nato, arrivando fino al 3,5%. In pratica quasi il doppio, mediamente, per ogni paese.

Se poi si volessero aggiungere spese per i mezzi bisogna tenere a mente alcune cifre. Una portaerei come quelle di ultima generazione Usa, classe Nimitz, costa 4,5 mld di euro. Un caccia invece di quinta generazione F-35 costa 300 milioni di euro. Chiudiamo con i carri armati, come l'M1 Abrams americano, costo attorno ai 9 milioni, cadauno. Quindi anche in questo caso si può quantificare un altra spesa di 50 miliardi. E qui la questione diventa non solo economica, ma anche politica e sociale. Una Unione Europea già in crisi economica è disposta a mettere sul piatto tutto questo denaro (in debito)?