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Elezioni Iran, falchi verso il trionfo. Rohani: "Usa? Riapriranno i negoziati"

Verso le elezioni legislative di venerdì 21 febbraio in Iran. Dopo l'uccisione di Soleimani favoriti i "falchi"

Venerdì 21 febbraio elezioni legislative in Iran. Dopo l'uccisione del generale Qassim Soleimani durante il blitz degli Usa in Iraq, i "falchi" sembrano ampiamente favoriti, con i moderati che appaiono in netto svantaggio. Una vittoria dei falchi potrebbe segnare il ricompattamento dell'ala radicale del regime degli ayatollah, che influenzerà anche le prossime elezioni presidenziali.

IRAN: ROHANI, 'VOTO IMPORTANTE PER NOSTRO FUTURO, ELETTORI FACCIANO LA STORIA'

''Le sfide che l'Iran si trova ad affrontare potranno essere risolte con la presenza del popolo e la sua partecipazione negli affari del Paese''. Lo ha detto il presidente iraniano Hassan Rohani esortando gli elettori a recarsi alle urne alle elezioni parlamentari previste per venerdì, definendole ''molto importanti per il nostro futuro''. Intervenendo in Parlamento, Rohani ha fatto riferimento all'ampia partecipazione popolare alle manifestazioni dell'11 febbraio per commemorare il 41esimo anniversario della Repubblica islamica e alle cerimonie funebri del generale Qassem Soleimani, ucciso il 3 gennaio in un raid aereo americano a Baghdad. Affermando che gli iraniani hanno fatto la storia grazie alla loro partecipazione attiva, Rohani ha detto che ''il 21 febbraio il popolo deve fare ancora la storia''. I problemi, ha aggiunto, possono essere risolti in modo definitivo attraverso l'unità, l'empatia, l'integrità e la solidarietà. ''Il nobile popolo iraniano deve fare la differenza in vari modi. Uno di questi è andare alle urne per scegliere la miglior Assemblea consultiva iraniana, che è un organismo molto importante'', ha sottolineato. 

IRAN: ROHANI, 'USA VERRANNO A TAVOLO NEGOZIATI E FARANNO CIO' CHE E' GIUSTO'

Gli Stati Uniti comprenderanno che la politica della ''massima pressione'' non funziona e ''torneranno al tavolo dei negoziati per fare la cosa giusta''. Lo ha detto il presidente iraniano Hassan Rohani riferendo in Parlamento, affermando che Teheran ha ricevuto diversi messaggi da Washington sulla volontà di riprendere i colloqui. Definendo le sanzioni americane come un'azione di ''terrorismo'' contro il popolo dell'Iran, Rohani ha detto che Israele sta incoraggiando gli Stati Uniti a esercitare pressione sulla Repubblica islamica. E' sbagliato, ha proseguito, pensare che non si possano violare le sanzioni imposte dagli Stati Uniti. A difesa di Teheran, Rohani ha ricordato la collaborazione ancora in vigore con l'Aiea, l'Agenzia internazionale per l'energia atomica, che dimostra come il Jcpoa, l'accordo sul programma nucleare iraniano, resti valido.