Esteri
Elezioni Islanda, il presidente punta alla riconferma con il 90% dei consensi
Guðni Thorlacius Jóhannesson verso la conferma, da indipendente, alla presidenza della Repubblica islandese
Sabato 27 giugno, l’Islanda va al voto per le elezioni presidenziali, che però non dovrebbero riservare grosse sorprese riguardo ai risultati, considerando che secondo un recente sondaggio, il presidente uscente raccoglierebbe un consenso popolare di oltre il 90%.
Guðni Thorlacius Jóhannesson, quindi, da candidato indipendente, senza l’appoggio di nessun partito, si confermerebbe Presidente della Repubblica, a discapito del suo sfidante, Guðmundur Franklín Jónsson, che raccoglierebbe solo il favore degli elettori più anziani e simpatizzanti del Centro. Dei circa 250mila aventi diritto, già 33.646 hanno espresso il loro voto a distanza.
Entrambi i candidati, comunque, hanno assicurato che in caso di vittoria non terrebbero i consueti festeggiamenti di ringraziamento per gli elettori, in rispetto delle norme anti-Covid.
L'Islanda e il coronavirus
Il Paese è stato tra quelli europei meno colpiti dal virus, con un numero di casi inferiore ai 2000 e solo 10 decessi, ma detiene il record di download dell’app di tracciamento. Il Massachusetts Institute of Technology, che si occupa di studiare qualità e criticità delle varie app anticontagio, ha anche affermato che quella islandese si colloca al primo posto tra tutte per trasparenza, volontarietà di utilizzo e corretto uso dei dati.
In base all’indice di “penetrazione”, poi, cioè della percentuale di persone che in un Paese hanno deciso di essere tracciate tramite il proprio telefono, Reykjavìk resta in testa con 4 abitanti su 10 che hanno scaricato l’app. Al secondo e terzo posto ci sono rispettivamente Singapore e Norvegia.
Il governo islandese
Dopo le elezioni politiche del 2017, l’Islanda ha un governo di unità nazionale guidato dalla giovane Katrin Jakobsdottir, leader del Movimento sinistra-verde, sebbene ad aver raccolto più voti fosse stato il principale partito di centrodestra, l’Indipendenza.
Il programma del governo si basa su due priorità. Una sono le tematiche ambientali, con l’isola che vuole diventare un’economia “carbon neutral” entro il 2040, dare piena attuazione agli Accordi di Parigi e contrastare gli effetti negativi dei cambiamenti climatici. La seconda riguarda l’aumento degli investimenti infrastrutturali, con il completamento del cablaggio del sistema di fibre ottiche.
Grande attenzione è riservata anche ai temi sociali, con il rafforzamento dei servizi sanitari e di quelli educativi.