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Fukushima, scarico delle acque in mare. Ok dell'Aiea, ira della Cina
di Redazione Esteri
Il disastro nucleare del 2022/ L'agenzia Internazionale per l'Energia Atomica: "Trascurabile impatto radiologico sulla popolazione"
Quello dell'Aiea, si legge in una nota del ministero degli Esteri cinese, e' "un rapporto frettoloso" e le conclusioni degli esperti dell'agenzia dell'Onu "sono relativamente limitate e unilaterali". La stoccata piu' dura e' per il governo giapponese, accusato di volere utilizzare il mare come una fogna. "Per considerazioni di costo economico", sottolinea la nota della diplomazia di Pechino, "il Giappone ha ignorato le preoccupazioni e l'opposizione della comunita' internazionale e ha insistito per scaricare l'acqua contaminata dal nucleare in mare, utilizzando l'oceano Pacifico come una fogna". Forti critiche al via libera dell'agenzia Onu arrivano anche dai vescovi sud-coreani che chiedono "strade alternative" allo scarico in mare: la Commissione per l'Ambiente Ecologico e la Commissione per la Giustizia e la Pace in seno alla conferenza episcopale cattolica della Corea del Sud hanno definito lo scarico di acqua radioattiva nel mare "una minaccia per l'eco-sistema della nostra Casa comune, la Terra". Il via libera dell'Aiea ha fatto discutere anche negli ambienti politici di Seul: il Partito Democratico di opposizione ha definito "vuoto" il rapporto presentato oggi, accusando l'Aiea di non avere verificato in maniera indipendente la sicurezza dell'acqua di Fukushima, mentre per il Ppp (People Power Party) del presidente Yoon Suk-yeol, che nei mesi scorsi si e' reso protagonista di un disgelo diplomatico con Tokyo, occorre "un'analisi razionale" e si puo' parlare di "nuova fase" nella questione delle acque della centrale.