Esteri

Germania, buco nei conti da 60 mld. Scoperti i giochi di prestigio di Scholz

di Redazione Esteri

Giudicato incostituzionale il trasferimento verso altri impieghi dei fondi Covid non spesi. I tedeschi fanno le pulci ai conti italiani ma sui loro...

Germania, Scholz nei guai: i conti non tornano. La Corte Federale scopre l'inganno

La ex locomotiva d'Europa deve fare i conti con un buco nei conti di 60 miliardi e il cancelliere Scholz adesso é nei guai. La decisione della Corte Federale mette in ginocchio la Germania. I giudici - si legge su Il Giornale - hanno dichiarato contrario alla Costituzione il trasferimento nel Fondo per il clima e la trasformazione (Ktf) di 60 miliardi di euro stanziati dall’esecutivo contro la crisi del Covid-19 e non utilizzati. Inserito nel secondo bilancio suppletivo del 2021, questo travaso è soltanto uno dei casi di gestione disinvolta dei conti pubblici da parte del governo formato da Partito socialdemocratico tedesco (Spd), Verdi e Partito liberaldemocratico (Fdp). Tanto attenta ai bilanci degli altri Stati membri dell’Ue, paladina del Patto di stabilità e crescita e del Meccanismo europeo di stabilità (Mes), la Germania gioca alle tre carte con le proprie finanze, come ha denunciato ripetutamente la Corte dei conti federale (Brh).

Leggi anche: Confindustria, testa a testa Orsini-Marenghi. Ma la vera battaglia è sui vice

Leggi anche: Inter d'Arabia, Zhang-Suning: accordo con Qatar Aiways. E regalo ai tifosi...

Leggi anche: Sinner favoloso: Djokovic ko. Atp Finals, semifinale? Match con Rune decisivo

Secondo questa magistratura, - prosegue Il Giornale - il governo sta di fatto truccando i bilanci, in particolare non conteggiando nel debito i fondi speciali per le forze armate e per la crisi dell’energia, con una dotazione rispettivamente di 100 e 200 miliardi di euro. Fuori dal bilancio ordinario è anche il Ktf da 177,5 miliardi di euro. Ora, la sentenza emessa ieri dal Bverfg con tutta la sua autorevolezza mette in piena luce i giochi di prestigio dell’esecutivo di Scholz. L’imbarazzo a Berlino è evidente: le "toghe rosse" di Karlsruhe hanno, infatti, avvertito che il trasferimento dei 60 miliardi di euro nel Ktf contrasta con il "freno all’indebitamento".