Germania, Merkel in imbarazzo. Cresce la nostalgia per la Ddr
Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
Siamo proprio sicuri che la Germania di Angela Merkel, quella che vuole impartire lezioni a tutta Europa (Italia compresa), sia un paese forte e unito? Non proprio. E a dividere la Repubblica Federale non è solo la politica sui migranti, con il 40% dei tedeschi che vorrebbe le dimissioni della Cancelliera. C'è dell'altro. Un qualcosa che è intrinseco nella società teutonica, tanto da far arrossire molti politici da Berlino a Monaco di Baviera. Quest'anno, a novembre, saranno passati ben 27 anni dalla caduta del Muro del Berlino, eppure basta andare sulla East Side Gallery (la galleria a cielo aperto del Muro) a Friedrichshain, vicino al Oberbaumbrücke, per poter acquistare un vero e proprio frullato (o gelato) originale made in Ddr. Sembra quasi uno scherzo, invece non lo è. E il tutto viene preparato seguendo alla lettera la ricetta originale dell'Est. La macchina del ghiaccio è una Elke del 1982, anch'essa originalissima.
Da qualche mese i turisti, ma soprattutto moltissimi ex cittadini della Germania Orientale, vengono quasi ogni giorno alla 'Ddr Softeis' per gustare il sapore del passato. Un passato ufficialmente morto e sepolto, ma che in molti cittadini continua a vivere. Più forte di prima. L'abbigliamento di chi lavora nella gelateria Ddr è tipico dei Pionieri, l'organizzazione socialista dei giovani comunisti del vecchio regime tedesco-orientale. La musica sparata ad alto volume è rigorosamente dell'Est (prima del 1990, ovviamente). Ci sono tantissimi altri esempi, nati tutti negli ultimi mesi, di come lo stato nello stato, ovvero la vecchia Germania Orientale nell'attuale Germania di Angela, continui a vivere. Molto successo sta avendo anche il DDR-Hostel, un ostello per giovani dove tutto è come ai tempi della Ddr. C'è perfino una stanza chiamati Stasi, l'ex polizia segreta sulla quale tanti film sono stati girati.
Ciò che sta accadendo in Germania viene studiato a livello sociale e politico. Nessun partito, tantomeno la Linke, l'estrema sinistra che ha inglobato i post-comunisti della Pds-Sed, vogliono il ritorno della divisione, del Muro e dei due stati. Eppure dilaga la Ostalgie, termine con il quale si indica la nostalgia per la Ddr, in modo forse superiore di quanto non accadesse dieci o quindici anni fa. E la riscoperta del passato non riguarda soltanto gli anziani o comunque chi realmente ha vissuto sotto il regime comunista, ma anche le nuove generazioni nate dopo il 1990. E' il segno che qualcosa è andato storto. L'idea che il capitalismo occidentale potesse in pochi lustri cancellare 40 anni di socialismo reale è una pia illusione. La Merkel evita di parlare di questo fenomeno. Per lei, cresciuta nella Ddr e protagonista della svolta con Kohl nel '90 che porta all'annesione alla Repubblica Federale, è un tabù imbarazzante e quindi un argomento da evitare assolutamente.
Ma chi vive in Germania, specie in Sassonia o in Turingia o nel Brandeburgo, così come a Berlino Est (ex), sa perfettamente che l'Eldorado dell'Ovest ricco e opulento era solo una favola. La Germania resta il paese locomotiva dell'Europa ma al suo interno le divisioni, economiche e culturali, sono ancora enormi e per certi versi perfino aumentate negli ultimi anni. Alla base di quel 40% che vorrebbe le dimissioni della Merkel non c'è solo la politica verso i migranti ma anche il fallimento, almeno parziale, di un processo di unificazione del paese che a quasi trent'anni dalle immagini ormai sbiadite delle Trabant che varcavano i confini Est-Ovest è ancora in alto mare. Come dimostrano i frullati sulla East Side Gallery, le divise dei Pionieri e gli ostelli Ddr.