Esteri

Germania, Greta alla battaglia contro la miniera, inguaiato il governo Scholz

Il cancelliere nei guai anche per le dimissioni della ministra della Difesa

Greta contro il governo tedesco nella battaglia di Lutzerath sulla miniera di carbone

Greta Thunberg si è unita sabato a una protesta su larga scala in Germania per fermare la demolizione di un villaggio per far posto all'ampliamento di una miniera di carbone a cielo aperto. In pochi giorni, gran parte dell'accampamento dei manifestanti è stato sgomberato dalla polizia e i suoi occupanti sono stati evacuati da Luetzerath, nella Germania occidentale.    

Una portavoce del movimento di protesta ha dichiarato all'AFP che tra i 20 e i 40 attivisti per il clima sono ancora nel villaggio. Abbandonata da tempo dai suoi abitanti originari, Luetzerath è destinata a scomparire per far posto all'ampliamento dell'adiacente miniera di carbone a cielo aperto, una delle più grandi d'Europa, gestita dall'azienda energetica RWE. 

L'attivista svedese ha già visitato il sito venerdì. "Contro l'evacuazione - per la fine del carbone e la giustizia climatica", è l'appello della protesta. Greta se la prende coi Verdi al governo per i loro "compromessi" e inguaia il cancelliere Olaf Scholz, già alle prese con un caso a dir poco spinoso all'interno della sua squadra di governo.

La ministra della Difesa tedesca, Christine Lambrecht, si dimetterà infatti domani. Come scrive il Corriere della Sera, è "da mesi nel mirino delle critiche interne ed esterne al governo per la sua manifesta inadeguatezza, priva di credibilità soprattutto fra i generali e i ranghi della Bundeswehr, l’esercito federale, l’esponente socialdemocratica lascia l’incarico ad appena un anno dall’insediamento. Le sue dimissioni sono una débâcle per il cancelliere Scholz, che pure ha cercato di difenderla fino all’ultimo e che ora dovrà cercarsi alla svelta un successore (possibilmente un’altra donna) nella situazione delicata e drammatica creata dalla guerra in Ucraina".