Esteri
Coronavirus, risoluzione maggioranza: il Pd chiede l'indagine (non trumpiana)
Due risoluzioni, una della maggioranza e una della Lega. Una richiesta simile, due cornici (una europeista, una trumpiana) diverse. Da capire che farà il M5s
La politica italiana, la pandemia e due risoluzioni. Il balletto, spesso coreografico, dei partiti sulle implicazioni internazionali del coronavirus prosegue. Nelle prossime settimane saranno votate due risoluzioni alla commissione esteri della Camera. Una presentata dalla maggioranza e una presentata dall'opposizione, leggasi Lega. Anticipazione: come ha appreso Affaritaliani, nessuna forza di governo, compreso il Pd, voterà a favore della risoluzione del Carroccio. Non solo. Neppure Forza Italia è intenzionata a seguire la linea, considerata "troppo trumpiana", degli uomini di Matteo Salvini. E Fratelli d'Italia starebbe ancora riflettendo sul da farsi.
Vero, però, che il Pd assumerà nella risoluzione di maggioranza l'impegno ad aderire alla richiesta di un'indagine internazionale che verrà avanzata dall'Unione europea all'Organizzazione mondiale della sanità durante la prossima conferenza del 18 maggio. Insomma, la linea europeista di Ursula von der Leyen e di Josep Borrell. Aspetto, quest'ultimo, contenuto anche nella risoluzione leghista, in una cornice però molto diversa da quella dell'iniziativa della maggioranza, di cui prima firmataria è Marta Grande del Movimento Cinque Stelle, sostenuta dal collega di partito Pino Cabras, Lia Quartapelle (Pd) Gennaro Migliore (Italia Viva) ed Erasmo Palazzotto (Liberi e uguali).
La risoluzione della maggioranza vuole impegnare il governo a:
-“promuovere l’assunzione da parte dell’Italia di un ruolo guida nella comunità internazionale nella tutela della salute globale come perno delle politiche per uno sviluppo sostenibile”
-“rafforzare in tutte le opportune sedi internazionali, a livello sia multilaterale sia bilaterale, la cooperazione globale in materia sanitaria, promuovendo una sessione ad hoc nell’ambito della prossima Assemblea generale delle Nazioni Unite, al fine di definire regole e impegni per una efficace risposta globale alle pandemie”
-“a esplorare tutte le iniziative diplomatiche a sostegno di una proposta italiana in sede Onu per il lancio di una grande alleanza internazionale per il vaccino contro il coronavirus”.
E' qui che verrà inserito l'impegno all'adesiona una possibile indagine internazionale, in linea con l'Ue e le istituzioni globali. Non con la Casa Bianca.
La risoluzione della Lega, firmata dal vicepresidente della commissione Paolo Formentini chiede invece al governo di:
-“assumere, nelle sedi internazionali competenti, anche in raccordo con gli alleati del nostro Paese, tutte le iniziative utili alla promozione di un’indagine internazionale sulle origini dell’epidemia da SARS-CoV-2, che accerti la dinamica degli eventi e le eventuali responsabilità dei singoli Paesi coinvolti e della stessa Organizzazione mondiale della sanità sotto il profilo della tempestiva comunicazione dei fatti accertati alla comunità internazionale e della congruità delle poche misure raccomandate rispetto alla gravità della situazione”
-“adottare iniziative per l’elaborazione di un indirizzo unitario dell’Unione europea, da sostenere in ambito internazionale, in materia di gestione delle emergenze epidemiologiche, con l’obiettivo di pervenire quanto meno all’elaborazione di linee guida comuni cui attenersi in futuro in occasione di crisi che abbiano caratteristiche simili a quella determinata dal COVID-19”.
E' il primo punto a fare la differenza, che può sembrare sottile ma non lo è. La linea del Carroccio, e di Trump, è quella di individuare "le responsabilità dei singoli paesi coinvolti" (leggasi, Cina) "e della stessa Organizzazione mondiale della sanità", istituzione alla quale invece la risoluzione della maggioranza mira a richiedere "un'indagine scientifica, neutrale e oggettiva, per sapere di più su che cosa è successo e per impedire che questo accada di nuovo", per usare le parole di Borrell.
Il voto non arriverà subito, ma dopo due-tre settimane e un ciclo di audizioni. Resta da capire la posizione del M5s, mentre il Pd presenterà un'interrogazione per capire i passi formali che intende compiere il governo nel caso venga avviata un'indagine internazionale. Internazionale, non trumpiana.