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Guerra Russia-Ucraina, raffica di droni contro Mosca: "Ne abbiamo abbattuti 45"

di Redazione

Secondo il sindaco Sobyanin quello della notta è stato "uno dei più grandi attacchi" contro la capitale. Modi A Kiev per moderare, Medvedev non vuole la pace prima della sconfitta del nemico

Guerra Russia-Ucraina: 45 droni diretti su Mosca e almeno 10 in direzione di Kiev

Riaprono gli aeroporti di Mosca dopo i bombardamenti avvenuti nella notte. Tre scali erano stati chiusi in seguito a quello che il sindaco della capitale, Sergei Sobyanin, ha definito come "uno dei più grandi attacchi contro Mosca". Infatti, nella notte tra ieri e oggi, mercoledì 21 agosto, l'Ucraina ha scagliato una raffica di droni che puntavano direttamente sulla capitale. Le autorità russe riferiscono di averne abbattuti 45 in totale, di cui 11 che avevano come obiettivo esclusivamente la città. Nella stessa notte sembra che ci sia stato anche un attacco fallito contro Kiev: le forze russe avrebbero scagliato fino a 10 droni sulla capitale ucraina sono stati abbattuti in fase di avvicinamento. Lo ha fatto sapere l'amministrazione militare della capitale ucraina, stando a quanto scrive Rbc-Ucraina. 

L'attacco ucraino su Mosca

Il ministero della Difesa del Cremlino ha reso noti i dettagli: oltre ai droni diretti sulla capitale, 23 sono stati distrutti sulla regione di Bryansk, sei sono stati abbattuti sul territorio della regione di Belgorod, tre sulla regione di Kaluga e due sulla regione di Kursk. Sobyanin ha ribadito come con questi numeri, questo attacco sia "uno dei più grandi tentativi di attaccare Mosca con i droni di tutti i tempi", aggiungendo che non sono state segnalate vittime o danni materiali. 

Medvedev: "Nessun negoziato fino alla sconfitta di Kiev"

Un attacco, quello urcaino, che non porta a nessuno sviluppo positivo all'interno del conflitto. Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev, infatti, ha commentato: ''Non ci sarà più alcun negoziato fino a quando il nemico sarà completamente sconfitto". Ha aggiunto che i colloqui di pace proposti finora dalla comunità internazionale sono stati inutili e "imposti al regime di Kiev con prospettive e conseguenze poco chiare''. Adesso, "dopo che i neonazisti di Kiev hanno commesso atti di terrorismo a Kursk'', Medvedev fa notare come ''le chiacchiere inutili dei mediatori non autorizzate sono finite'' e ''ora tutti capiscono che non ci saranno più negoziati''.

La visita di Modi in Ucraina

Forse la missione in corso in Polonia e Ucraina di Narendra Modi, il premier dell'India, potrebbe rivelarsi compleatamente inutile viste le parti. L'Ucraina che attacca e la Russia che risponderà sempre fino alla sconfitta del nemico.  "Spero in un rapido ritorno della pace e della stabilità in Ucraina", ha fatto sapere Modi, storico alleato di Vladimir Putin che, però, ha detto che questa missione in casa di Zelenksy, oltre che per parlare di pace, servirà ad approfondire "l'amicizia tra India e Ucraina".

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