Esteri

Hong Kong, proteste anti-governative: Fitch taglia il rating

L’affidabilità creditizia di Hong Kong, per quanto giudicata “forte” a livello globale, è “a rischio di essere ulteriormente erosa” dalle tensioni sociali

L’agenzia di rating Fitch ha declassato Hong Kong da AA+ ad AA dopo quasi tre mesi di proteste anti-governative, in corso nell’ex colonia britannica. L’outlook è negativo. “Mesi di persistenti conflitti e violenze stanno testando il perimetro e la flessibilità del modello ‘un Paese, due sistemi’, che governa la relazione di Hong Kong con la mainland”, scrive Fitch nel commento al declassamento operato oggi, “evidenziato da funzionari cinesi che hanno preso un posizione pubblica su Hong Kong più di quanto sia mai avvenuto dall’handover del 1997”, quando la colonia britannica tornò alla Cina.

Fitch prevede “più grandi sfide sul piano istituzionale e regolatorio” nel corso del tempo per la graduale ascesa dei legami economici, finanziari, e socio-politici con la Cina, anche se l’agenzia di rating ritiene che rimarrà intatto il modello “un Paese, due sistemi”. Gli eventi in corso, prosegue la nota, “hanno messo in questione la stabilità e il dinamismo del clima d’impresa” e l’affidabilità creditizia di Hong Kong, per quanto giudicata “forte” a livello globale, è “a rischio di essere ulteriormente erosa” dalle tensioni sociali.

A pesare sull’outlook negativo è il malcontento pubblico, che “probabilmente persisterà” nonostante le recenti concessioni, ovvero l’annuncio del ritiro della legge sull’estradizione che aveva innescato le proteste a giugno scorso. Il quadro è complicato, infine, dai “già esistenti contraccolpi esterni del conflitto commerciale tra Cina e Stati Uniti”.