Esteri
Israele Hamas, riprende lo scambio d'ostaggi. Ma è già pronto il nuovo attacco
Sono 61 i camion che trasportavano forniture mediche, cibo e acqua che hanno consegnato il loro carico nel nord di Gaza, durante una pausa nei combattimenti
Hamas ha consegnato alla Croce Rossa altri 17 ostaggi
Hamas ha consegnato alla Croce Rossa altri 17 ostaggi - 13 israeliani e 4 thailandesi - dopo una battuta d'arresto che aveva fatto rischiare una revoca dei quattro giorni di tregua a Gaza stabiliti tra Israele e il movimento islamista per consentire lo scambio di prigionieri. In cambio Tel Aviv libererà 39 palestinesi. Nel precedente scambio, Hamas aveva liberato 24 ostaggi (13 israeliani, dieci thailandesi e un filippino) e lo Stato ebraico aveva consegnato 39 palestinesi.
Israele ha confermato che gli ostaggi di Hamas liberati, nel secondo giorno di tregua, sono già nelle mani del Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR) e sono in viaggio verso l'Egitto, dove saranno consegnati ai servizi di sicurezza israeliani. "Secondo le informazioni ricevute dalla Croce Rossa, gli ostaggi sono attualmente in viaggio verso il valico di Rafah, nella Striscia di Gaza", ha dichiarato un portavoce militare.
Lo scambio aveva registrato nel pomeriggio un ritardo dalle ragioni poco chiare, definito di natura "tecnica" da fonti consultate da Haaretz. Il portavoce del ministero degli Esteri del Qatar ha affermato che Israele ha iniziato a rilasciare 39 prigionieri e detenuti palestinesi in cambio del rilascio degli ostaggi oggi. Ha aggiunto che il Qatar spera che "lo slancio delle ultime 48 ore consentirà di estendere il cessate il fuoco anche quando scadrà l'attuale accordo".
Sono 61 i camion che trasportavano forniture mediche, cibo e acqua che hanno consegnato il loro carico nel nord di Gaza, mentre una pausa nei combattimenti permette agli aiuti di entrare nel territorio costiero assediato. Altri 200 camion sono stati inviati nella Striscia di Gaza da Nitzana, in Israele, ha dichiarato l'ufficio Onu per il Coordinamento degli Affari Umanitari (Ocha) in un comunicato e 187 di essi hanno superato il confine. Undici ambulanze, tre pullman e un pianale sono stati consegnati all'ospedale di Al-Shifa, che ha visto pesanti combattimenti negli ultimi giorni, "per assistere le evacuazioni", si legge nel comunicato. "Più a lungo durerà la tregua, più aiuti le agenzie umanitarie saranno in grado di inviare dentro e attraverso Gaza", ha aggiunto, ringraziando i gruppi della Mezzaluna Rossa palestinese ed egiziana.
Il giorno precedente, quando è iniziata una tregua temporanea tra Israele e Hamas per facilitare lo scambio di ostaggi e prigionieri, un totale di 137 camion hanno consegnato aiuti a Gaza, secondo le Nazioni Unite. "Accogliamo con favore il rilascio di altri ostaggi oggi e rinnoviamo il nostro appello per il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi - ha dichiarato Ocha - e speriamo che il rilascio di altri detenuti palestinesi porti sollievo alle loro famiglie e ai loro cari".
Dopo il cessate il fuoco riprenderà l'offensiva
L'esercito israeliano riprenderà l'offensiva per smantellare Hamas subito dopo il cessate il fuoco giunto sabato al suo secondo giorno, ha detto il capo di Stato maggiore dell'Idf, Herzl Halevi, secondo quanto riporta Haaretz. "Il cessate il fuoco non è avvenuto in questo accordo se non per la pressione esercitata dall'IDF. Non abbiamo intenzione, desiderio o disponibilità a fermare questo sforzo prima di riportare indietro tutti gli ostaggi".
"Torneremo - ha aggiunto - per creare un'enorme pressione per riportare indietro il maggior numero di prigionieri il più rapidamente possibile, fino all'ultimo. Abbiamo il dovere di combattere e mettere in pericolo le nostre vite in modo che possano tornare e vivere in sicurezza nelle loro case", ha affermato Halevi.