Esteri
La Cina ora punta sull'Europa: la mappa dei rapporti e il ruolo dell'Italia
Il rapporto tra Pechino e Vecchio Continente ha logiche diverse in base alla geografia. Roma al centro degli interessi dell'Impero Celeste
Mentre i rapporti con gli Stati Uniti si fanno sempre più tesi, Pechino volge il suo sguardo sul Vecchio Continente. Nel 2019 gli investimenti cinesi in Europa si sono focalizzati al Nord, verso i paesi scandinavi e il Regno Unito. Gli effetti del Covid-19, oltre a porre numerose sfide per l’economia globale, porteranno anche cambiamenti negli assetti geopolitici. In questo quadro complesso, la Cina, primo paese colpito dall’emergenza, ha rivendicato un ruolo positivo nella gestione della pandemia attraverso quella che viene definita “medical diplomacy”, ovvero alimentando la sua immagine di potenza responsabile distribuendo attrezzature e competenze mediche nelle aree colpite. L’Europa, sin dall’inizio della pandemia, è stata al centro dell’interesse di Pechino per ciò che concerne gli aiuti e le misure di arginamento della crisi.
L’Unione Europea, in base ai dati Eurostat 2019, importa dalla Cina beni per un valore aggregato di quasi 420 miliardi di euro, includendo anche i dati UK, con un disavanzo commerciale di oltre 194 miliardi di euro. I soli paesi UE con bilancia positiva nel commercio con Pechino sono Germania, Finlandia e Irlanda. Berlino in particolare registra la performance migliore, con export pari a 96 miliardi e import poco inferiore a 77 miliardi. L’Olanda, al contrario registra il deficit maggiore nella bilancia commerciale con la Cina.
Il rapporto tra Cina ed Europa ha logiche diverse in base alla geografia; Pechino ha rapporti privilegiati con i paesi orientali, che hanno tradizioni politiche comuni e che sono stati maggiormente interessati da investimenti e influenza geo-economica. La cooperazione tra Cina e i paesi dell’Est Europa (China-CEE) ha un segretariato a Pechino che coordina i 17 paesi membri (Albania, Bosnia Herzegovina, Bulgaria, Croazia, Republica Ceca, Estonia, Grecia, Ungheria, Latvia, Lituania, Nord Macedonia, Montenegro, Polonia, Romania, Serbia, Slovacchia e Slovenia) e promuove la cooperazione con invesimenti Belt and Road nella regione orientale.
In relazione agli accordi economici, la Cina ha siglato accordi di libero scambio con Islanda e Svizzera; quest’ultima insieme al Lussemburgo ha aderito, dopo l’Italia, al progetto della Via della Seta nel 2019. Nuovi accordi FTA sono in fase di negoziazione con Norvegia e Moldavia, mentre l’emergenza sanitaria ha spostato le relazioni di altri paesi (Svezia, Francia e Germania in primis) verso occidente, oltre l’Atlantico.
La Cina investe quindi nel Nord ed è piu influente ad Est dell’Europa ma da lungo tempo ha coltivato rapporti anche con i piccoli stati. Xi Jinping ha organizzato una visita ufficiale a Monaco a marzo 2019; il Vaticano sembra avere intensificato i rapporti con Pechino nei tempi recenti e nel 2021 è previsto il 50’ anniversario delle relazioni bilaterali Cina – San Marino, che insieme alla Serbia è l’unico paese europeo ad avere una mutal visa free policy con la Cina. Medesima strategia nelle relazioni si ha in aeree del mondo distanti, come il Pacifico e i Caraibi, dove i micro-stati hanno un grande ruolo geo-politico.
Pechino considera l’Europa come alternativa agli Stati Uniti, entrambi valgono 21 mila miliardi di PIL aggregato, ma questo è un continente complesso, con 27 membri UE, area Shenghen, eurolandia, 45 stati e altri territori.
In questo scenario, Roma è equidistante, tra l’Asia e l’America, tra l’Europa e l’Africa, al centro degli interessi di Pechino. L’Italia non è solo il primo tra i G7 e tra i fondatori dell’Unione Europea ad aver aderito alla Belt Road, l’Italia è la piu grande economia nella sfera di influenza geo-politica di Xi, come principale alleato nel blocco occidentale.
*Lorenzo Riccardi insegna fiscalità presso Shanghai University ed è managing partner di RsA Asia. Vive in Cina da 15 anni dove segue gli investimenti esteri nel Far East e ha ricoperto ruoli nella governance dei piu grandi gruppi industriali italiani. A gennaio 2020 ha completato un progetto di viaggio in ogni paese del mondo raccogliendo trend e dati economici da Shanghai, in ogni regione, lungo le nuove vie della seta (200-economies.com).