Esteri
Kazakistan fuori controllo, "sparare senza avviso sui protestanti”
Dal presidente kazako Tokayev linea dura contro le proteste
Le proteste, cominciate come la risposta all'aumento del prezzo del Gpl, sono sfociate rapidamente in un movimento contro il governo e contro Nazarbayev, che ha messo al potere Tokayev e che non ha mai mollato la presa. Nazarbayev, il 'padre padrone' della nazione da cui prende il nome anche la capitale, che e' stato il despota piu' longevo di qualsiasi altra ex repubblica sovietica, e' stato ora definitivamente allontanato, forse non e' neppure piu' nel Paese.
Non e' chiaro se questo basti ai manifestanti anche perche' l'oscuramento d'Internet rende difficili le comunicazioni. Stamane le autorita' hanno dato un primo bilancio dei morti, 26 "delinquenti" uccisi (oltre ai 18 uomini delle forze di sicurezza uccisi, due dei quali decapitati), un migliaio di feriti e 3700 arresti. Un bagno di sangue che forse, per la difficolta' di acquisire notizie, e' anche peggiore.
Nel frattempo sono saliti a 47 dollari per libbra i futures sull'uranio ai massimi da oltre un mese, per i timori d'interruzioni dell'offerta e la prospettiva di una domanda piu' elevata. Il Kazakistan produce il 40% di uranio a livello globale e il timore e' che la produzione possa essere compromessa. E continua a salire anche il prezzo del petrolio Da Parigi intanto ha parlato Mukhtar Ablyazov, l'ex banchiere che fu al centro in Italia del 'caso Shalabayeva': e' convinto che l'Occidente debba intervenire nella crisi, altrimenti il Paese "si trasformera' nella Bielorussia e Putin imporra' metodicamente il suo programma: ricreare una struttura come l'Unione Sovietica".
Ablyazov, nel passato anche ministro dell'Energia e che ora si autoproclama leader dell'opposizione, ha detto alla Reuters che e' pronto a tornare in patria. "In Kazakistan e' in atto un gioco geopolitico. La Russia e' gia' entrata, ha inviato truppe. La Csto e' la Russia, questa e' un'occupazione russa". Ricercato per frode nel suo Paese e ottenuto lo status di rifugiato in Francia per accuse che comunque lui considera politicamente motivate, Ablyazov ha raccontato di avere contatti continui con i manifestanti: "Mi considero il leader dell'opposizione. Ogni giorno i manifestanti mi chiamano e mi chiedono: 'Cosa dobbiamo fare? Siamo qui: cosa dovremmo fare?'".
E si e' detto pronto a mettersi alla guida di un governo provvisorio se le proteste si dovessero intensificare. "L'Occidente deve strappare il Kazakistan alla Russia. L'Occidente deve fornire aiuto perche' Putin non riesca a occupare il Paese, aiutare la societa' civile a eleggere i suoi leader in modo che il Paese possa scegliere la sua strada, una strada democratica come in Occidente".
L'Ue per ora e' pronta a offrire la sua assistenza, ha detto la presidente Ursula von der Leyen; ma il capo della diplomazia europea, Josep Borrell, chiede in cambio una de-escalation e la garanzia dei diritti e la sicurezza dei civili.