Esteri

La guerra in Ucraina dimostra che marxismo e cristianesimo hanno fallito

L'opinione di Gianni Pardo

Il Comunismo ha commesso lo stesso errore del Cristianesimo: non ha tenuto conto dell’immodificabilità della natura umana

Tutto ciò soltanto perché Marx non ha calcolato che gli uomini non cambieranno mai. Perché non ha pensato che se gli impiegati di Stato sono dei battifiacca scansafatiche, una volta che tutti sono dipendenti dello Stato tutti divengono dei battifiacca scansafatiche. Col conseguente crollo dell’economia.

Il comunismo ha provocato disastri perché ha pensato di poter cambiare la natura umana in modo da trasformare la società dominata dall’egoismo (quella in cui i capitalisti sfruttano gli operai, nella fantasia di Marx) nel paradiso dei lavoratori. Invece di intestardirsi per decenni nei loro errori gli amici comunisti avrebbero dovuto riconoscere che l’uomo non può essere cambiato con una bella predica. Col comunismo, persino nell’operosa Cina si è arrivati a morire di fame. A milioni. Mentre chi è rimunerato secondo il quantum di ricchezza prodotta (cottimo), lavora perfino troppo. Ora non si chiede che il lavoratore si ammazzi di lavoro, ma almeno che non si assenti dalla sua scrivania per mezz’ora (“Il Dottore è fuori stanza”), soltanto perché “è andato a prendere il caffè”. Mentre la gente si spazientisce in sala d’aspetto.

Il Comunismo ha commesso lo stesso errore del Cristianesimo: non ha tenuto conto dell’immodificabilità della natura umana. E miliardi di persone hanno pagato il fio di questo errore.

Tenendo presente questo principio è stato facile non illudersi che la pace fosse una situazione acquisita, eterna e addirittura tanto stabile da non abbisognare nemmeno di una protezione. E questo mi ricorda un vecchio apologo. Due passeggeri in aeroplano si misero a conversare e per caso uno dei due chiese all’altro:

- Lei che mestiere fa?

- Mi occupo della pubblicità della Coca Cola in Europa.

- Ah, quella pubblicità che si vede dappertutto! Ma mi scusi, che bisogno avete di fare tanta pubblicità, se il vostro prodotto lo conoscono tutti ed è consumato a milioni di bottiglie?

L’interlocutore sorrise.

- Secondo lei, a che altezza siamo e a che velocità va questo jet?

- Siamo a novemila metri d’altezza e andiamo a circa ottocento chilometri orari. Perché me lo chiede?

- Mi risponda: andando a questa velocità ed essendo a questa altezza, come mai i piloti tengono lo stesso accesi i motori?

Ecco perché avremmo sempre dovuto occuparci della difesa della pace. A cominciare dall’essere convenientemente armati affinché nessuno ci invada, ci ricatti, ci renda schiavi. Come fa la pacifica Svizzera.

Mentre viviamo gli avvenimenti d’Ucraìna, questo principio sembra finalmente ovvio a molti ma solo per aver detto queste cose per decenni mi sono sentito guardato come uno stravagante guerrafondaio.