Esteri

Libia, sì alla dichiarazione di Berlino. Monitoraggio tregua, ok Serraj-Haftar

Conte: "Per Roma è inaccettabile la soluzione militare"

Libia: Serraj e Haftar d'accordo su monitoraggio tregua - Il presidente del Governo di accordo nazionale, Fayez al Serraj, e il generale della Cirenaica, Khalifa Haftar, hanno approvato il monitoraggio della tregua da parte di una commissione 5+5 come previsto dalla dichiarazione finale della Conferenza di Berlino. Lo riferiscono all'Agi fonti informate.

Libia: Conte, finalmente comitato militare, avanti cosi' - "Finalmente sono stati nominati i componenti del Comitato militare congiunto per la Libia. Avanti cosi'". Lo scrive su Twitter il premier Giuseppe Conte mentre e' in corso la Conferenza di Berlino.

Libia, approvata la dichiarazione finale di Berlino - I Paesi partecipanti alla Conferenza di Berlino sulla Libia hanno approvato la dichiarazione finale che sarà sottoposta ora all'attenzione dei leader libici giunti nella capitale tedesca: il capo del governo di Tripoli Fayez al Sarraj e il generale Khalifa Haftar. La bozza circolata nelle ultime ore e approvata dai partecipanti prevede, tra le altre cose, il cessate il fuoco permanente e un embargo sulle armi, insieme all'avvio di un processo politico per arrivare a un governo libico unico.

Libia: Conte, per Roma e' inaccettabile la soluzione militare - "L'Italia crede nella forza della diplomazia e della politica, e ritiene inaccettabile la soluzione militare. Tutti dobbiamo condividere questo obiettivo a Berlino". Lo scrive il premier Giuseppe Conte su Twitter mentre e' in corso la Conferenza di Berlino.

Libia: Conte, lavoriamo a tregua efficace e processo politico - "Lavoriamo per un efficace cessate il fuoco e per alimentare un processo politico in modo da rilanciare le funzioni del Consiglio presidenziale libico e del Governo libico per una stagione di riforme che riguardino il piano politico-istituzionale, economico, di sicurezza". Lo ha scritto su Twitter il premier Giuseppe Conte.

Libia: a Berlino avanza l'idea di una forza internazionale - L'ipotesi di una presenza internazionale in Libia per garantire l'applicazione del cessate il fuoco sembra essersi fatta strada tra i leader stranieri riuniti a Berlino. L'idea, in parte rilanciata alla vigilia dal capo del governo libico Fayez al-Sarraj, e' rimbalzata in molte dichiarazioni dei leader. In particolare si sono espressi a favore l'Alto rappresentante Ue Josep Borrell, il primo ministro britannico Boris Johnson ("Se ci fosse un cessate il fuoco, potremmo inviare persone, esperti per monitorare questo cessate il fuoco"), mentre il premier italiano Giuseppe Conte ha piu' volte espresso disponibilita'. Anche la Russia sembra ora aperta alla possibilita', stando alle parole di Mikhail Bogdanov, rappresentante speciale di Vladimir Putin per il Medio Oriente e l'Africa, citato dall'agenzia RIA Novosti. Il rappresentante russo ha sottolineato tuttavia che un'eventuale decisione necessitera' una discussione al Consiglio di sicurezza dell'Onu, "l'unico in grado di prendere decisioni vincolanti".

LA GIORNATA

Libia: Conte vede Pompeo, chiedero' Usa siano protagonisti
- "Gli Stati Uniti hanno un grande ruolo e comunque stanno seguendo il dossier libico da tempo, sono li' da tempo con attivita' che non sono assolutamente trascurabili: adesso vedro' Pompeo al quale ribadiro' la profonda convinzione italiana che gli Stati Uniti devono essere protagonisti insieme a tutta la comunita' internazionale". Lo dice il presidente del Consiglio Giuseppe Conte a Berlino. L'incontro con il segretario di Stato Usa e' previsto tra 20 minuti circa.

Libia: Conte, passo indietro al-Serraj? chiediamo passi avanti - "Noi non chiediamo a nessuno degli attori di fare passi indietro, ma decisi passi avanti verso il percorso di pacificazione" della Libia. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte, a margine della Conferenza di Berlino, rispondendo ai giornalisti che chiedevano se l'Italia chiedera' un passo indietro di al-Serraj.

Libia: Conte, Ue non tardiva, Italia c'e' sempre stata - "l'Europa non e' arrivata tardi, ci siamo sempre stati. Noi samo un Paese dell'Europa, siamo un paese piu' direttamente interessato. Nelle ultime fasi l'Europa sta maturando la grande convinzione che su questi dossier deve muoversi con la massima determinazione e con una voce sola". Lo ha detto il premier Giuseppe Conte a Berlino commentando le parole di al-Sarraj secondo cui l'Europa e' arrivata "tardi e divisa" sulla Libia.

Libia: Conte, moderatamente ottimisti; Berlino prima tappa - "Siamo moderatamente ottimisti, confidiamo che questo possa essere una tappa importante per avviare a una soluzione pacifica in Libia e avviare quel processo politico per il quale l'Italia sta lavorando e ha sempre lavorato con chiarezza e determinazione". Lo dice il presidente del Consiglio Giuseppe Conte a Berlino per la Conferenza sulla Libia.


Libia: Di Maio, si' Italia a missione sotto ombrello Onu

"Nell'ambito di un ombrello Onu e con precise regole, l'Italia fara' parte di una missione di monitoraggio sull'embargo del armi alla Libia e per il rispetto del cessate il fuoco". Lo dice il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, al termine di un bilaterale con il ministro degli esteri egiziano, Sameh Shoukry, a margine della Conferenza sulla Libia di Berlino.  

"Io credo - ha detto ai giornalisiti - che anche dalle dichiarazioni di questi giorni si possa rilevare come vari stati dell'Ue e della comunità internazionale siano pronti a mettere in atto una missione di monitoraggio per far rispettare l'embargo sulle armi. Il tema è che in Libia non devono arrivare più armi e per far questo dobbiamo far rispettare l'embargo che è già stato istituito e che non ha sanzioni e un vero strumento di monitoraggio e interposizione". Ciò premesso, ha aggiunto il titolare della Farnesina, "io credo che nell'ambito di un ombrello dato dall'Onu e con precise regole legate al rispetto della pace e del cessate il fuoco, l'Italia possa far parte di una missione di monitoraggio".

Per il ministro il blocco delle esportazioni di petrolio deciso dal generale Khalifa Haftar "indebolisce ulteriormente la popolazione libica". "Il blocco delle esportazioni di petrolio - ha infatti sottolineato - indebolisce ulteriormente il popolo libico, perché è una delle entrate che ha il popolo libico e la Libia per riuscire a sostenere i propri cittadini". Per il ministro, l'incontro "avrà senz’altro un esito positivo". "Noi come Italia - ha aggiunto - siamo disponibili a ospitare la prossima riunione per implementare il processo politico" in Libia. Di Maio ha poi spiegato quali sono i tre obiettivi della conferenza: "Un cessate il fuoco permanente, l'embargo sulle armi e un processo politico che possa essere avviato nei prossimi giorni".

Libia: i "dubbi" di Serraj, "Haftar punta solo al potere"

"La lunga esperienza ci fa avere molti dubbi sulle intenzioni, la serieta' e l'impegno dell'altra parte": e' quanto ha detto il capo del governo di Tripoli, Fayez al- Serraj, all'agenzia tedesca Dpa, ripresa da vari media tedeschi e riferendosi alle milizie di Khalifa Haftar, l'uomo forte della Cirenaica. "Tutti sanno che aspira solo al potere", dice ancora il premier a proposito del generale subito prima dell'inizio della conferenza di Berlino sulla Libia. A detta di al Serraj, Haftar "e' rifiutato di sottoscrivere l'iniziativa russo-turca nonostante conoscesse il suo contenuto prima di partire per Mosca. Inoltre, il premier sottolinea che se il generale continuera' la sua offensiva, "Tripoli saro' difesa con forza finche' gli aggressori saranno costretti a battere in fuga".