Macron parla bene e razzola male. Facile essere europeisti a parole
Le sorprendenti dichiarazioni del Presidente francese
‘Occorre superare gli egoismi nazionali per evitare una guerra civile nella Comunità Europea. Inoltre con l’Italia, sul tema migranti, abbiamo un’intesa perfetta’ così al Parlamento Europeo le sorprendenti dichiarazioni del Presidente Macron, probabilmente convinto, con tutto il rispetto, di parlare ad una comunità di soli francesi.
Avendo visto il modus operandi di Emanuel Macron negli ultimi mesi nei confronti dell’Europa e sopra alcuni temi caldi quali, ad esempio, i migranti è difficile credere seriamente al suo discorso.
Francia e migranti. Parlare bene e razzolare male
Alcuni comportamenti fanno pensare invece che la verità di questo discorso sia contenuta nel suo esatto contrario. Quasi un parlare bene ma razzolare male.
Un’ Europa unita deve ragionare insieme e soprattutto quando si parla di riformarla è imperativo confrontarsi con tutti i partner e non solo con la Germania. I tedeschi sono da sempre convinti di essere i leader morali della Comunità Europea ( così come crede la Francia) ma almeno non invocano ogni giorno collaborazione, accordi e trasparenza così come invece fa Macron .
In un’Europa unita non si decide da soli, insieme ai soliti tedeschi, di sostenere un attacco militare contro la Siria quali partner di un Trump ‘incentivato’ a mostrare i muscoli, anche per altri fini ( leggi elezioni Usa del middle term).
Francia e migranti. Con l'Italia un'intesa perfetta?
Ma il capolavoro di non senso del discorso di Macron è nel dire che con l’Italia vi è un’intesa perfetta sui migranti.
Certo avere il confine a Ventimiglia bloccato per qualsiasi ingresso di migranti, avere il confine a Bardonecchia chiuso nello stesso modo a qualsiasi persona migrante, donne incinta e bambini compresi, mandare i doganieri francesi ad entrare illegalmente nel nostro paese per interrogare un migrante sono sicuramente elementi che fanno capire che il film che ha visto Macron su questi temi è leggermente diverso dalla realtà che si vive con l’Italia.
Francia e Migranti. La tirata d'orecchie di Juncker
Fortunatamente in un Parlamento Europeo interessato probabilmente ad altro e non alle dichiarazioni del numero uno francese il solo Presidente Juncker ha avvertito qualche contraddizione nel discorso e prontamente ha risposto. Una risposta soft ma decisa che in sintesi dice ’ la Ue non è solo la Francia e la Germania, ed occorre superare il dialogo tra Paesi dell’Est e dell’Ovest’.
Solo per ricordare che è molto facile essere europeisti a parole, bisogna soprattutto esserlo nei fatti.