Esteri

Merkel spiata dall'alleato Biden, stazione d'ascolto segreta in Danimarca

Germania e Francia aspettano "completa apertura e un chiarimento dai partner danesi e americani" ha detto Emmanuel Macron sullo spionaggio Usa a Angela Merkel

Il cuore pulsante della missione era una stazione d’ascolto segreta nei dintorni di Copenhagen, da cui le intercettazioni raccolte correvano nei cavi sottomarini delle telecomunicazioni danesi. Destinazione: i servizi segreti statunitensi dell’Nsa (National Security Agency). La “preda” numero uno: Angela Merkel, intercettata ad uso e consumo degli alleati di Washington.

E oltre alla cancelliera, alcuni dei principali protagonisti della politica tedesca di quel periodo, ossia l’allora ministro agli Esteri Frank-Walter Steinmeier (ora presidente della Repubblica), ed il leader nonché candidato dell’Spd alla cancelleria, Peer Steinbrueck. In più, un manipolo di parlamentari svedesi, norvegesi, francesi.

Sono questi i contorni di un’operazione congiunta tra gli 007 americani e danesi volta a spiare, tra il 2012 e il 2014, esponenti politici di primo piano della più grande economia europea, ossia la Germania, e di altri Paesi Ue: rivelazioni messe nero su bianco da un gruppo di tesate europee - tra cui la radio pubblica danese, le emittenti tedesche Ndr e Wdr e la Sueddeutsche Zeitung – che stanno scatenando una bufera in seno all’Unione europea, mettendo a dura prova le relazioni tra alcuni dei principali Stati membri, oltreché il rapporto di fiducia nei confronti di Washington.  

Una spy story internazionale di primo piano, insomma, fondata sulla collaborazione attiva dell’intelligence militare della Danimarca con il programma d’intercettazione della National Security Agency americana. Che, oltre a gettare un’ombra pesante sull’attività di spionaggio danese, mette in grave imbarazzo il governo di Copenhagen.

Spionaggio Usa, il primo a parlare fu Edward Snowden nel 2013