Esteri
“Occidente preparava l’invasione della Russia”. Il discorso integrale di Putin
Il discorso integrale del presidente russo, Vladimir Putin, alla parata nella Piazza Rossa a Mosca per il "giorno della Vittoria"
Russia, il discorso integrale di Putin per celebrare il "giorno della Vittoria" contro la Germania nazista il 9 maggio 1945
Cari cittadini russi! Cari veterani! Compagni soldati e marinai, sergenti e capitani! Compagni ufficiali, generali e ammiragli! Mi congratulo con voi per il Grande Giorno della Vittoria! La difesa della Patria, quando si decideva il suo destino, e' sempre stata sacra. Con tali sentimenti di autentico patriottismo, la milizia di Minin e Pozharsky si sollevo' per la Patria, attacco' il campo di Borodino, combatte' il nemico vicino a Mosca e Leningrado, Kiev e Minsk, Stalingrado e Kursk, Sebastopoli e Kharkov. Quindi ora, in questi giorni state combattendo per la nostra gente nel Donbass. Per la sicurezza della nostra Patria - la Russia.
Il 9 maggio 1945 e' per sempre iscritto nella storia mondiale come un trionfo del nostro popolo sovietico unito, della sua unita' e del suo potere spirituale, un'impresa senza precedenti al fronte e nelle retrovie. Il Giorno della Vittoria e' vicino e caro a ciascuno di noi. Non c'e' famiglia in Russia che non sia stata toccata dalla Grande Guerra Patriottica. La sua memoria non svanisce mai. In questo giorno, nel flusso infinito del "Reggimento immortale" - figli, nipoti e pronipoti degli eroi della Grande Guerra Patriottica portano fotografie dei loro parenti, soldati caduti che sono rimasti per sempre giovani e veterani che ci hanno gia' lasciato.
Siamo orgogliosi della generazione invincibile e valorosa di vincitori, siamo i loro eredi, ed e' nostro dovere conservare la memoria di coloro che hanno schiacciato il nazismo, che ci hanno lasciato in eredita' l'essere vigili e fare di tutto affinche' l'orrore di una guerra globale non succede piu'. E quindi, nonostante tutte le divergenze nelle relazioni internazionali, la Russia ha sempre sostenuto la creazione di un sistema di sicurezza uguale e indivisibile, un sistema vitale per l'intera comunita' mondiale. Nel dicembre dello scorso anno abbiamo proposto di concludere un accordo sulle garanzie di sicurezza. La Russia ha invitato l'Occidente a un dialogo onesto, a cercare soluzioni ragionevoli e di compromesso, a tener conto dei reciproci interessi. Tutto invano.
I Paesi della Nato non volevano ascoltarci, il che significa che in realta' avevano piani completamente diversi. E l'abbiamo visto. Erano apertamente in corso i preparativi per un'altra operazione punitiva nel Donbass, per un'invasione delle nostre terre storiche, compresa la Crimea. A Kiev hanno annunciato la possibile acquisizione di armi nucleari. Il blocco Nato ha avviato lo sviluppo militare attivo dei territori a noi adiacenti. Cosi' e' stata creata una minaccia per noi assolutamente inaccettabile direttamente ai nostri confini. Tutto indicava che uno scontro con i neonazisti, su cui puntavano gli Stati Uniti e i loro partner, sarebbe stato inevitabile.