Esteri

Pandora Papers, c'è l'anti Italia Hoekstra. Olanda frugale a giorni alterni

di Lorenzo Lamperti

Il ministro delle Finanze dei Paesi Bassi, "campione" del rigorismo sui conti europei, pizzicato con un investimento nelle Isole Vergini Britanniche

La vicenda ha portato a uno scontro politico interno. Il leader della Sinistra verde, Jesse Klaver, ha parlato di "notizia estremamente inquietante che il nome del nostro ministro delle finanze appaia in questi documenti trapelati sulle società fittizie. Dobbiamo andare a fondo della questione. Deve rispondere al parlamento la prossima settimana", ha detto Klaver chiedendo un chiarimento. "Hoekstra nega di sapere che la società si trovava in un paradiso fiscale, ma ha informato Rutte. Com'è possibile? E di cosa? Voglio sapere esattamente cosa sta succedendo qui", ha scritto invece il parlamentare laborista Henk Nijboer su Twitter. 

Ma la vicenda Hoekstra può avere anche dei riflessi a livello europeo. Anche dopo l'inizio della pandemia da Covid-19, il ministro olandese non ha mai perso la sua "frugalità", quantomeno politica, e ha chiesto un'indagine sui bilanci degli Stati membri dell'Ue con elevati debiti pubblici, chiedendo poi di approfondire i motivi per cui alcuni Stati affermavano di non avere spazio fiscale per rispondere alla pandemia. Senza contare le sue continue prese di posizione contro evasione ed elusione fiscale, nonché l'utilizzo della finanza offshore alla quale lui stesso, secondo i documenti resi noti, avrebbe però fatto ricorso in passato.

Sulla vicenda è intervenuto anche Ignazio Corrao, eurodeputato dei Verdi europei ed ex M5s: "I ministri dell'economia dell’Ue all’eurogruppo di oggi e all’Ecofin di domani si occupino del ministro olandese all'economia, Wopke Hoekstra, che ha spesso attaccato l’Italia in nome del rigore finanziario e poi fa affari off shore", ha dichiarato Corrao, il quale ha aggiunto: "Oggi Hoekstra e gli altri falchi del nord Europa hanno la faccia tosta di chiedere il ritorno del patto di stabilità in un continente azzoppato dalla crisi dovuta al Covid mentre ricchi e potenti continuano ad evadere le tasse, è arrivata l'ora che l'Unione europea si doti di una politica fiscale unica e sicura che combatta queste aberrazioni".