Esteri
Presidenziali Usa, Trump batterà la Clinton. Parola di Edward Luttwak
"Trump vuole il cambiamento, la Clinton la continuità"
Donald Trump sarà il prossimo presidente degli Stati Uniti d'America. Non ha alcun dubbio Edward Luttwak che, intervistato da Affaritaliani.it, afferma: "Vincerà il candidato repubblicano alla Casa Bianca perché lui propone dei cambiamenti mentre Hillary Clinton propone la continuità. E nella situazione attuale la continuità non è affatto attraente". Non solo, secondo il politologo Usa "il sostegno di Obama alla Clinton è un elemento negativo visto che molti in America ritengono che il presidente attuale abbia fallito".
Edward Luttwak
I RAPPORTI CON LA RUSSIA - Con Trump presidente "miglioreranno nettamente e immediatamente le relazioni con la Federazione Russa", afferma Luttwak. "Ci sarà un accordo con Putin mentre finora Obama ha sempre trattato l'uomo forte del Cremlino come un inferiore e come un 'puzzolente'. Trump invece tratterà Putin da eguale e per questo il presidente russo sarà disposto a concedere molto perché potrà rivolgersi al suo popolo con la forza di essere stato riconosciuto dalla Casa Bianca". Di conseguenza "via subito tutte le sanzioni contro Mosca. L'obiettivo del neo presidente sarà quello di cooptare i russi nell'Occidente avendoli come alleati e non più come nemici".
NATO E CINA - "L'Amministrazione Obama ha tentato solo debolmente di chiedere agli alleati della Nato di fare la loro parte e di smettere di spendere pochissimo e male, principalmente per palazzi e cerimonie. Trump chiederà quindi ai paesi della Nato di spendere di più per le forze militari e quindi i rapporti saranno decisamente più freddi". Tensione in aumento, poi con Pechino "perché Trump appoggerà i paesi sotto pressione da parte della Cina, primo fra tutti le Filippine".
ISIS E PAESI ARABI - Stop ai deboli attacchi contro lo Stato Islamico, "Trump invece cercherà di schiacciare l'Isis usanza la forza militare. Ma non ci saà nessuna invasione di terra di nessun paese, anzi prevedo un ritiro delle truppe Usa dalla zona e uno stop alla collaborazione con l'Iraq". Ai paesi arabi Trump "chiederà eguaglianza e simmetria. Se sono alleati degli americani devono esserlo sempre e quindi finirla con la propaganda anti-Usa salvo poi chiedere aiuto a Washington". Per quanto riguarda Israele "non cambierà nulla. Democratici e repubblicani sono d'accordo nel considerarlo l'unico vero paese democratico del Medio Oriente e un alleato sincero".
AMERICA LATINA - "Attualmente gli Stati Uniti sono molto deboli nel Sud America soprattutto perché le classi dirigenti di quei paesi non vogliono ingerenze dagli Usa. Non vogliono essere disturbati mentre fanno i loro 'affari' e le loro cose non sempre pulite. E gli intellettuali del Sud America sostengono quei regimi vedendo come disturbo indesiderato l'arrivo dei nord-americani. Non cambierà molto con Trump alla Casa Bianca proprio perché i paesi latino-americani non vogliono relazioni con gli Usa".