Esteri
Presidenziali USA, il Coronavirus ha cambiato le regole del gioco
Donald Trump ha tre avversari: il virus, Biden e Obama
Le Presidenziali americane di novembre sono state rese un po’ più speciali e differenti dalle normali elezioni. Principalmente perchè la pandemia da Coronavirus ha cambiato le regole del gioco fin dall’inizio.
I candidati durante le primarie hanno dovuto cancellare la maggior parte degli impegni pubblici, i bagni di folla negli Stati. Sono stati costretti a fare una campagna praticamente tutta virtuale sui social.
E le ultime votazioni che sono quasi inutili per il candidato già scelto Joe Biden, ma sono invece interessanti per lo sconfitto dem Bernie Sanders state rimandate e in alcuni casi proposte con il voto online.
Joe Biden non ha potuto, dal canto suo, mantenere un’esposizione mediatica minima per un candidato alla Casa Bianca.
Invece Donald Trump, come leader della task force contro il Coronavirus, di visibilità ne ha avuta fin troppo. A tal punto da dover interrompere i giornalieri briefing con la stampa perchè lo esponevano a troppi rischi di comunicazione.
Presidenziali Usa. Il virus,Biden e Obama i tre avversari di Trump
E così, al momento, i sondaggi non premiano il più visibile dei due politici, ma quello che meno si è fatto vedere.
Joe Biden, secondo alcuni sondaggi ( in particolare quello della CNN) sarebbe adesso in vantaggio di 6 punti sul Presidente.
Presidente che sta pagando alcuni errori ed omissioni durante la crisi.
Ma ora è entrato prepotentemente in campo un peso da novanta, Barack Obama, che sembra aver fiutato la possibilità che i dem possano vincere.
E questo nuovo avversario pare essere più ‘ stimolante’ per Trump, a tal punto che il tycoon lo ha subito attaccato pesantemente.
Ha cominciato ad accusarlo di aver lasciato praticamente vuoto tutto l’arsenale di materiale sanitario di emergenza.Materiale che sarebbe stato utile in questa occasione straordinaria.
Poi è partita un’altra pesante accusa dai repubblicani e dallo stesso Trump che dava al l’Amministrazione Obama la responsabilità della gestione delle indagini che hanno portato alla colpevolezza di Michael Flynn, consigliere alla Sicurezza Nazionale.Un caso complicato e non del tutto chiarito ma che ha permesso a Trump di scrivere in un tweet della scorsa settimana la frase lapidaria ’Obamagate’.
Nessuno ha identificato il crimine ma il sicuramente il tweet ha fatto accendere il fuoco.
E a questo punto Obama è entrato in campo.
Presidenziali Usa. Il virus, Biden e Obama i tre avvresari di Trump
Prima con un tweet di risposta semplice ma efficace 'Voto'.
Poi nel corso di un discorso a ex impiegati della sua passata Amministrazione, dove ha fatto nomi e cognomi e ha definito la risposta alla crisi dell’Amministrazione Trump come ‘un disastro caotico assoluto’.
In questa occasione il past President ha sottolineato come la pandemia abbia colpito in maniera sproporzionata le comunità nere americane.
La terza volta nel corso di una call conference con Università e College storicamente frequentati da afroamericani dove ha ‘caricato’ i giovani laureandi.’ Questa pandemia- ha detto Obama-ha finalmente tolto il sipario quello che stanno facendo gli addetti ai lavori, a volte senza nemmeno saperlo.Molti di loro non stanno nemmeno fingendo di essere loro al comando’.
Insomma una guerra dichiarata. Ma al presidente Trump non sembra dispiacere troppo doversi confrontare non più con uno ma con tre avversari.
Il primo avversario,il virus, lo lascia al suo incauto 'ottimismo’, il secondo lo considera un avversario battibile, mentre il terzo lo carica come se davvero fosse il suo principale avversario.
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