Esteri

Putin in Italia: "Contatti costanti con la Lega, Berlusconi politico mondiale"

Putin: "Siamo pronti a riannodare il filo strategico con l'America"

Vladimir Putin, oggi in Italia per una visita di Stato, è pronto a resettare le relazioni della Russia con l’America di Donald Trump per riavviare il dialogo bilaterale su un’ampia agenda strategica. Lo ha detto in un'intervista concessa per iscritto al Corriere della Sera. Di questo tema il presidente della Federazione russa ha parlato con il capo della Casa Bianca nel corso del loro recente incontro in margine al vertice del G20 in Giappone.    In un mondo che, in un certo senso, sembra più instabile ora che non ai tempi della guerra fredda, le intese sul disarmo tra Russia e Stati Uniti sono in crisi. "Lo sfacelo del sistema della sicurezza internazionale è iniziato con l’abbandono unilaterale del Trattato sulla difesa antimissilistica (Abm) da parte degli Usa. E quella era la pietra angolare dell’intero sistema del controllo sugli armamenti. Confrontate quanto spende per la difesa la Russia — circa 48 miliardi di dollari — e quello che è il bilancio militare degli Usa, oltre 700 miliardi di dollari. Dov’è allora in realtà la corsa agli armamenti? Noi non abbiamo intenzione di lasciarci coinvolgere in una simile corsa, ma abbiamo l’obbligo di garantire anche la nostra sicurezza". 

Il presidente russo sottolinea che "negli ultimi tempi a Washington sembra che si cominci a riflettere su un riavvio del dialogo bilaterale su un’ampia agenda strategica. Penso che il raggiungimento di intese concrete nel campo del controllo sugli armamenti contribuirebbe ad un rafforzamento della stabilità internazionale. La Russia ha la volontà politica per tale lavoro. Ora spetta agli Usa. Di ciò ho parlato con il presidente Trump nel corso del recente incontro a margine del summit del G20 in Giappone".    È ipotizzabile un nuovo accordo di Helsinki? Pensa che Italia e Russia potrebbero lanciare insieme una nuova iniziativa di dialogo come il consiglio Russia-Nato che decollò a Pratica di Mare nel 2002? "Per superare l’odierna situazione tossica è necessario rinunciare alle concezioni arcaiche, dei tempi della guerra fredda, di “deterrenza” e “logica dei blocchi”. Il sistema di sicurezza deve essere unico e indivisibile. Esso deve poggiare sui principi fondamentali fissati nella Carta dell’Onu e nell’Atto conclusivo di Helsinki ivi compresi il non uso della forza o della minaccia di forza, la non ingerenza negli affari interni degli Stati sovrani, la ricomposizione pacifica, e politica delle controversie. Noi apprezziamo l’impegno dell’Italia per rafforzare la reciproca comprensione nell’area euro-atlantica. Siamo sempre aperti ad un lavoro congiunto con partner italiani e occidentali per contrastare le sfide e le minacce reali alla sicurezza, compresi il terrorismo internazionale, il narcotraffico e la criminalità cibernetica".