Putin, strappo dell'Italia con l'Aja: se verrà a Roma non sarà arrestato - Affaritaliani.it

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Putin, strappo dell'Italia con l'Aja: se verrà a Roma non sarà arrestato

Il ministro Nordio non ha firmato il documento. Altro "dispetto" dopo il caso Almasri

di Redazione Esteri

Putin potrà tranquillamente venire in Italia senza rischiare nulla: ecco il perché

Sabato prossimo saranno a Roma almeno 170 delegazioni di tutti i paesi del mondo per dare l'ultimo saluto a Papa Francesco, ma tra i vari leader e re non ci sarà Vladimir Putin. I motivi sono svariati, ma uno in particolare è significativo: la paura di essere arrestato. Sul presidente russo, infatti, pende un mandato di arresto internazionale deciso dalla Corte dell'Aja, motivo che ha indotto Putin a evitare il viaggio e mandare al suo posto la ministra della Cultura russa. Ma in realtà se Putin venisse in Italia non correrebbe nessun pericolo. Il motivo - riporta Il Corriere della Sera - è dovuto alla decisione del governo italiano di non firmare il documento per rendere operativo il suo fermo.

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Il ministro della Giustizia Nordio non ha mai dato seguito al provvedimento datato 17 marzo 2023. Da allora l’ordine dei giudici dell’Aja è fermo negli uffici di via Arenula, il Guardasigilli non lo ha trasmesso alla Procura generale di Roma affinché lo inoltrasse alla Corte d’appello per renderlo esecutivo. Trasformandolo in un pezzo di carta senza alcun effetto.

Evidentemente si tratta di una scelta politica, come quella che rende analogamente inefficace il mandato di arresto contro il capo del governo israeliano Benjamin Netanyahu, accusato per i crimini di guerra commessi a Gaza. Su di lui il governo italiano ha lasciato intendere in maniera esplicita di considerare i capi di Stato e di governo tutelati da un’immunità che li preserva da azioni giudiziarie almeno finché sono in carica, e lo stesso ragionamento potrebbe valere con Putin. Altro "dispetto" dopo il caso Almasri.

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