Esteri
Russia, il G7 pronto a nuove sanzioni: fuggi fuggi dopo la mobilitazione
Dopo l'annuncio della mobilitazione, numerosi cittadini si sono spinti ai confini del Paese per scampare alla guerra
Un'iniziativa, quest'ultima, che metterebbe Helsinki in linea con quanto già deciso dai Paesi baltici ma che non appare destinata, come desidera la Finlandia, a venire applicata in tutta l'Unione Europea, data la contrarietà della Germania, dettasi disposta ad accogliere i russi che abbandonano il loro Paese per non andare in guerra.
I tentativi di lasciare la Russia via terra sono spesso l'unica via d'uscita, dal momento che i voli da Mosca e da altre grandi città per raggiungere la Turchia, l'Armenia o gli Emirati Arabi Uniti sono al completo o hanno raggiunto prezzi che si aggirano sulle migliaia di euro, riferisce la Bbc.
Sempre secondo “Meduza”, alcuni cittadini russi che cercano di partire in aereo stanno venendo fermati dalle autorità che chiedono loro se hanno ricevuto addestramento militare e se possiedono un biglietto di ritorno. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha definito le notizie sull'esodo "informazioni false" e "grandemente esagerate". Intanto, sulle reti sociali, continuano a crescere i gruppi che offrono indicazioni su come lasciare la Russia ma non si ha ancora notizia di una stretta su internet per limitare la diffusione di tali messaggi.
Russia aumenterà le spese militari del 2023 del 43%
Il presidente russo Vladimir Putin si prepara ad aumentare i finanziamenti per le spese militari. Secondo quanto riporta Bloomberg, Mosca investirà molto più del previsto nella difesa, alla luce dell'andamento della guerra in Ucraina.
La spesa militare supererà la pianificazione di bilancio iniziale per il 2023 di oltre il 43%, mentre quella per la sicurezza nazionale e le forze dell'ordine aumenterà di oltre il 40%, secondo il piano finanziario triennale. Al momento, Mosca investe nel settore della difesa quasi 5 trilioni di rubli (84 miliardi di dollari), pari al 3,3% del suo Pil.