Esteri

Serbia, proseguono le proteste: il 16 vertice col Kosovo

Riprende il 16 luglio il dialogo formale tra Belgrado e Pristina a Bruxelles

Riprende il 16 luglio a Bruxelles - con uno slittamento di quattro giorni rispetto al previsto - il dialogo formale tra Belgrado e Pristina. Lo ha annunciato l'Eliseo dopo l'incontro in videoconferenza avvenuto oggi tra il presidente francese, Emmanuel Macron, la cancelliera tedesca, Angela Merkel, il presidente della di Serbia, Aleksandar Vucic e il premier kosovaro, Avdullah Hoti.

In video collegamento, vi erano anche l'Alto rappresentante della Ue per la politica estera, Josep Borrell, e il rappresentante speciale Ue per il dialogo tra Serbia e Kosovo, Miroslav Lajcak. A quanto riferisce l'Eliseo, in una nota, dai colloqui di questa mattina è stata ottenuta la "ripresa del dialogo tra il presidente Vucic e il primo ministro Hoti per la normalizzazione dei rapporti: domenica ci sarà una videoconferenza tra i due e giovedì un faccia a faccia a Bruxelles". Inizialmente l'incontro di persona era previsto per il 12 luglio.

Dal 2011, la Ue promuove contatti tra i due Paesi, ma finora con scarsi progressi. L'anno scorso, Francia e Germania hanno avviato un'azione congiunta, volta a stabilizzare i Balcani occidentali e a contribuire al dialogo tra Serbia e Kosovo, che hanno combattuto una sanguinosa guerra tra il 1998 e il 1999. I negoziati dovrebbero portare a un accordo giuridicamente vincolante, requisito richiesto da Bruxelles a entrambi per avanzare nel processo di integrazione nella Ue.

Pristina è pronta a riprendere il dialogo, a patto che porti al riconoscimento dell'indipendenza del Kosovo dalla Serbia, cosa che - insieme ad altre richieste tra cui l'ammissione del Kosovo all'Onu - Belgrado ritiene per ora inaccettabili. 

Serbia, proteste pacifiche in diverse città 

Proseguono per il terzo giorno consecutivo le proteste antigovernative nelle principali città serbe. I dimostranti si sono seduti nelle piazze per sottolineare il distacco dai gruppi violenti che hanno provocato disordini nelle scorse serate.

Rispetto alle giornate precedenti, le proteste si sono svolte in maniera pacifica nelle città di: Novi Sad, Nis, Vranje, Vrsac, Kragujevac, Krusevac, Cacak, Bor, Leskovac e Zrenjanin. Solo a Belgrado sono state segnalate tensioni da parte di gruppi di estrema destra.

Anche membri degli ospedali Covid della capitale hanno preso parte alla manifestazione, contestando le pessime condizioni delle strutture sanitarie. Alcuni dimostranti di Nis hanno sputato sulla gendarmeria che stava sorvegliando la sede del Partito progressista serbo (Sns), di cui Aleksandar Vucic è leader.