Siria: Federica Mogherini e l'irrilevanza della Ue
Come disse Henry Kissinger: "Se chiamo al telefono l'Europa chi risponde?".
L’attacco di venerdì notte portato da Usa - Francia e Regno Unito contro la Siria, al di là delle conseguenze negli equilibri geopolitici mondiali, segna e ribadisce un fatto ormai evidente da anni: l’Unione Europea non conta nulla a livello internazionale e si caratterizza più come una unione commerciale, dotata di moneta comune, che una federazione di Stati con reale peso politico.
Il fatto poi di non avere forze militari comuni è stato sempre il vero freno alla influenza della Ue nel mondo, a tutto vantaggio di alcune potenze nazionali.
Il caso siriano è del tutto eloquente. Quando c’è da agire militarmente, l’”Occidente”, -come lo chiama suggestivamente Putin- è composto sostanzialmente da Francia, Regno Unito e USA a cui, qualche volta, si è accodata l’Italia, ben attenta, come è nostra tradizione, a non schierarsi troppo e, se possibile, ad avere un ruolo solo passivo di tipo tipicamente logistico (fornitura basi).
La Germania in cose militari non si immischia.
E se non bastasse non solo l’Onu è regolarmente scavalcato, ma anche la Nato è sempre più marginale nelle azioni militari dove necessita velocità, coordinazione e tempismo.
Non si può poi non notare anche come il ruolo dell’UK, nonostante la Brexit, sia sempre determinante alla faccia dell’Unione europea.
In queste condizioni Bruxelles è percepita dai cittadini europei sempre più come un limite alla capacità di spesa dei singoli Stati, una produttrice di veti, un organismo puramente burocratico che in casi importanti, come quello siriano, semplicemente non esiste. Ed è patetica la figura di Federica Mogherini, Alta Rappresentante Affari Esteri della Ue, che tenta di riconquistare un po’ di visibilità sbracciandosi a dire “siamo stati avvertiti del raid”.
Aveva proprio ragione Henry Kissinger -Segretario di Stato nelle amministrazioni Nixon e Ford-, quando una volta disse: “Se chiamo al telefono l’Europa chi risponde?”.