Esteri

Medio Oriente, la Siria s'infiamma: l'Iran è pronto ad appoggiare Assad contro "i gruppi terroristi". Attacco aereo russo uccide il capo dei ribelli sunniti

di redazione

Non solo Israele, Gaza e Libano, caos anche in Siria. Voci di golpe a Damasco ma Assad assicura: "Li sconfiggeremo"

Media, Assad tornato a Damasco, ieri a Mosca ha visto Putin

I media governativi siriani hanno annunciato poco fa che oggi Assad è tornato a Damasco dopo aver svolto ieri una visita di lavoro a Mosca, dove ha avuto un colloquio al Cremlino col presidente russo Vladimir Putin. Gli stessi media affermano che oggi a Damasco Assad ha ricevuto il ministro degli esteri iraniano Abbas Araghci. Il sito dell'agenzia di notizie governativa Sana non è funzionante. E i media non diffondono alcuna immagine di Assad assieme al ministro iraniano o col presidente Putin.

Tajani: "Collegio francescano Aleppo colpito da raid russo"

"Il Collegio francescano Terra Sancta di Aleppo è stato colpito da un attacco russo che ha causato gravi danni. Faccio appello a tutte le parti in conflitto in Siria perché sia tutelata la popolazione civile. Continuiamo ad assicurare ogni possibile assistenza agli italiani in Siria". Lo scrive su X il ministro degli Esteri Antonio Tajani.

Testimone italiano, raid vicino palazzo governatore Aleppo 


"Poco fa un raid aereo ha preso di mira il centro di Aleppo, vicino al palazzo del governatorato. Non sappiamo se ci sono morti o feriti. Il bilancio invece dell'attacco all'ospedale universitario di stamani parla adesso di 12 civili morti e 23 feriti. L'ambasciata francese stava organizzando un convoglio sperando di uscire da Aleppo ma per oggi non è possibile, sembra siano in aumento gli scontri nelle aree fuori dalla città". A dirlo è Davide Chiarot, operatore della Caritas Italiana che vive non lontano dal centro di Aleppo nella Comunità del Movimento dei Focolari. Si trova in Siria da due anni.

Ong, "almeno 48 civili uccisi in Siria, anche un bimbo"

Almeno 48 civili su un totale di 372 vittime sono stati uccisi da quando mercoledì si sono intensificati gli scontri tra i ribelli anti-regime e l'esercito siriano. Lo afferma l'Osservatorio siriano per i diritti umani. L'organizzazione afferma che tra i civili è stato ucciso un bambino durante gli attacchi ad Al-Atareb; 4 studenti universitari hanno perso la vita per i razzi lanciati da Hayat Tahrir al-Sham in un dormitorio studentesco ad Aleppo. Quattro persone sono morte negli attacchi aerei russi su un campo profughi a Idlib e 16 nei raid aerei sulla rotonda di Al-Basel, 23 in varie zone di Idlib e nelle zone di Al-Atareb.

Siria: almeno 370 morti dall'inizio dell'offensiva

Almeno 372 persone sono state uccise, tra cui almeno 20 civili, da quando i ribelli siriani hanno lanciato l'offensiva a sorpresa contro Bashar al-Assad mercoledì scorso, secondo l'Osservatorio siriano per i diritti umani, la ong basata nel Regno Unito che monitora da anni il conflitto siriano. Lo riferisce il Guardian. Il bilancio delle vittime include anche il personale militare. La tv di Stato siriana ha affermato che le forze governative hanno ucciso quasi 1.000 insorti negli ultimi tre giorni, senza fornire prove o dettagli. 

Assad: "Schiacceremo il terrorismo e chiunque lo appoggi con la forza"

Il presidente siriano, Bashar Al Assad, ha promesso che "userà la forza per eliminare il terrorismo" in Siria. Citato dall'agenzia Sana, il presidente siriano, che non si sa dove si trovi al momento, lo ha detto in una conversazione telefonica con un dirigente della repubblica separatista filo-russa dell'Abkhazia, in Georgia. Secondo il leader di Damasco, "il terrorismo capisce solo il linguaggio della forza, e questo è il linguaggio con il quale lo schiacceremo e lo elimineremo, con chiunque lo appoggi e lo sponsorizzi".

"L'Iran appoggerà con forza il governo e l'esercito siriani contro i gruppi terroristici"

"L'Iran appoggerà con forza il governo e l'esercito siriani contro i gruppi terroristici": lo ha dichiarato il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, citato dall'agenzia Irna. Ieri Araghchi ha annunciato che oggi avrebbe visitato Damasco per "portare il messaggio" di supporto della Repubblica islamica all'alleato Bashar Al Assad. "E' ovvio che gli Stati Uniti e il regime israeliano sono in combutta con i gruppi terroristici in Siria", in quanto il "regime sionista, dopo il recente fallimento dei suoi obiettivi, cerca di raggiungere i suoi scopi creando insicurezza nella regione attraverso questi terroristi", ha detto.

Il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, ha affermato oggi che gli Stati Uniti hanno organizzato gli attacchi dei ribelli siriani ad Aleppo e Idlib. "La regione si trova ad affrontare nuovi complotti, compresi i recenti attacchi dei gruppi Takfiri contro il governo siriano", ha detto Araghchi, aggiungendo: "I recenti sviluppi hanno rivelato che questi gruppi terroristici operano sotto il comando degli Stati Uniti". 

Aleppo finisce in mano ai jihadisti. Attacco aereo russo uccide il capo dei ribelli sunniti

Non solo Israele, Gaza e Libano: ora anche la Siria finisce nel caos. L'intensificarsi del conflitto, scatenato dall'offensiva ribelle iniziata il 7 ottobre 2023, ha messo a dura prova la tenuta del regime di Bashar al-Assad, che per anni è stato sostenuto dagli interventi militari, politici e diplomatici di Iran e Russia. Secondo quanto riportato dall'account X del governo libanese, un attacco aereo russo ha ucciso a Idlib Abu Muhammad al-Jolani, leader di Hayat Tahrir al-Sham (HTS), una coalizione di gruppi ribelli sunniti che combattono contro il governo di Damasco.

L'offensiva, che ha preso piede nel nord-ovest della Siria, zona sotto il controllo di gruppi jihadisti appoggiati dalla Turchia, si sta estendendo rapidamente, minacciando la stabilità del regime di Assad. Le principali città siriane del nord e del centro, a partire da Aleppo, sono in preda al caos, mentre le rivolte interne lungo la valle dell'Eufrate e nel sud del paese, al confine con la Giordania, stanno mettendo ulteriormente in difficoltà il governo.

Il controllo iraniano sulla Siria sembra indebolirsi, soprattutto nelle aree strategiche vicine al Libano, dove Hezbollah ha una presenza consolidata. Migliaia di civili sono fuggiti dai combattimenti, e l'ONU ha iniziato l'evacuazione del suo personale da Aleppo, che è ora sotto il controllo dei ribelli. Il governo italiano ha rassicurato sulla sicurezza dei circa 300 connazionali presenti nel paese, tra cui 120 ad Aleppo, che saranno evacuati verso Damasco, dove li attende l'ambasciatore Stefano Ravagnan, appena arrivato nella capitale siriana. Secondo il vicepremier Antonio Tajani, i ribelli hanno garantito che non attaccheranno i civili, gli stranieri o i cristiani.

L'offensiva ribelle, che è iniziata solo tre giorni fa, ha dapprima colpito le campagne a ovest di Aleppo, per poi investire l'intera città. Nella notte, le forze governative si sono ritirate rapidamente, lasciando vulnerabili le basi e gli aeroporti militari, tra cui quello internazionale di Aleppo, che non era mai stato preso dai ribelli in oltre 13 anni di guerra. Le forze curde, legate al PKK, hanno inizialmente preso il controllo dell’aeroporto, ma successivamente, dopo trattative con i gruppi filo-turchi, sono stati i jihadisti a prenderne il controllo. L’offensiva si è estesa verso sud, conquistando Idlib e persino la regione di Hama, da dove si sono ritirate le forze russe, abbandonando l’aeroporto militare e la base strategica di Sqeilibye, situata sul fiume Oronte.

Nel frattempo, a Aleppo, si sono registrati raid aerei governativi o russi che hanno causato almeno 20 morti, tra cui due bambini, mentre l’offensiva jihadista ha raggiunto la periferia di Homs, a 100 chilometri da Damasco. Questo ha riacceso le speranze dei ribelli nel sud della Siria, dove le fazioni hanno lanciato attacchi a Daraa e Suwayda, vicino al confine con la Giordania. Inoltre, sono emerse voci di scontri tra gruppi rivali all'interno delle forze governative a Damasco, tra fazioni filo-iraniane e filo-russe. L'agenzia di stampa Sana ha cessato di pubblicare aggiornamenti, e diversi siti web governativi risultano bloccati, alimentando speculazioni su un possibile colpo di stato contro Assad.

Secondo alcune fonti, il presidente siriano sarebbe fuggito a Mosca, mentre altre riferiscono che si sarebbe rifugiato in un bunker nel palazzo presidenziale a Damasco. La giornata si è conclusa con una dichiarazione di Assad, che ha promesso di "sconfiggere i terroristi" durante una telefonata con il suo omologo emiratino. In questo clima di incertezze, si attende l'arrivo a Damasco del ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, che potrebbe giocare un ruolo cruciale nelle prossime mosse diplomatiche.

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