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Esteri
Spagna, Sanchez si butta negli scacchi: la sfida con la campionessa iraniana

In un'intervista rilasciata domenica scorsa a El Pais, in una località segreta per ragioni di sicurezza, Khadem ha dichiarato che prima del torneo di Almaty avrebbe indossato l'hijab solo "se ci fossero state le telecamere, perché in quel momento rappresentavo l'Iran". "Ma con il velo non sono me stessa, non mi sento più ammio agio, e quindi volevo porre fine a questa situazione. E ho deciso di non indossarlo più". Le atlete iraniane sono tenute a rispettare il rigido codice di abbigliamento femminile della Repubblica islamica, principalmente coprendo il capo, quando rappresentano il loro Paese in eventi internazionali. Khadem ha detto di sperare che i suoi parenti in Iran non subiscano "rappresaglie perché se c'è qualcuno che deve dare spiegazioni per le mie azioni, sono io, non loro, dato che la decisione è stata solo mia".

"Ho iniziato ad apprezzare il fatto di vivere in un posto dove Sam potesse uscire per strada e giocare senza che noi fossimo preoccupati, e molte altre cose del genere. La Spagna era l'opzione migliore". Khadem ha detto che vorrebbe continuare a rappresentare l'Iran nei tornei di scacchi e che intende diventare una streamer online, presentando un programma di intrattenimento sugli di scacchi. "Ho quest'idea per anni, ma non volevo farlo dall'Iran e indossando il velo".

 

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