Esteri

Strage Amburgo, la vendetta dell'ex testimone di Geova. Denunce inascoltate

Il piano folle e diabolico di Philipp F. Rabbia in Germania per i timori di chi lo conoscenza non ascoltati dalle autorità

Ecco che cosa c'è dietro la vendetta dell'ex testimone di Geova di Amburgo

L'uomo che ha ucciso sette persone che partecipavano a una funzione religiosa ad Amburgo, in Germania, in un tempio dei Testimoni di Geova, era un ex membro della comunità che si è tolto la vita quando è arrivata la polizia. Aveva un regolare porto d'armi, nessun precedente penale e gestiva un sito dai contenuti bizzarri. Ancora ignoto il movente, che potrebbe essere anche una lite personale. All'indomani del massacro, in cui sono morti anche una donna incinta di sette mesi e il suo piccolo non ancora nato, le autorità hanno tenuto una conferenza stampa per fare il punto sulle indagini. 

L'uomo era un tedesco 35enne, identificato come Philipp F., che non era segnalato alla polizia. Ha sparato con una pistola semiautomatica per la quale aveva porto d' armi perchè sparava in un poligono sportivo e svuotato diversi caricatori. Gli inquirenti, che non sanno ancora le motivazioni del gesto, negano il movente politico o terroristico. Non è escluso, come ventilato da un portavoce, che l'uomo soffrisse di problemi psichici. Ha ucciso quattro uomini e due donne, di età compresa tra 33 e 60 anni e tutti cittadini tedeschi, oltre a un bambino non ancora nato di sette mesi. 

Nessuno di loro era parente dell'aggressore. Otto persone sono rimaste ferite e quattro di loro versano ancora in gravi condizioni: sei sono di nazionalità tedesca, ma ci sono anche una donna ugandese e una ucraina. Ha ucciso quattro uomini e due donne, di età compresa tra 33 e 60 anni e tutti cittadini tedeschi, oltre a un bambino non ancora nato di sette mesi. Nessuno di loro era parente dell'aggressore. Otto persone sono rimaste ferite e quattro di loro versano ancora in gravi condizioni: sei sono di nazionalità tedesca, ma ci sono anche una donna ugandese e una ucraina. Ha ucciso quattro uomini e due donne, di età compresa tra 33 e 60 anni e tutti cittadini tedeschi, oltre a un bambino non ancora nato di sette mesi. Nessuno di loro era parente dell'aggressore. Otto persone sono rimaste ferite e quattro di loro versano ancora in gravi condizioni: sei sono di nazionalità tedesca, ma ci sono anche una donna ugandese e una ucraina.

L'uomo si è sparato, fuggendo al piano superiore, quando gli agenti hanno fatto irruzione nell'edificio, dove si teneva una funzione religiosa. Poco dopo, gli agenti lo hanno trovato a terra privo di vita "con una ferita letale e un'arma da fuoco accanto", ha raccontato ancora il direttore dell'operazione di polizia, Mathias Tresp. La rapida azione, ha assicurato Tresp, è riuscita a "isolare" l'aggressore e impedisce che ci fossero altri morti. Gli inquirenti hanno anche adombrato una possibile lite personale come movente, ma non sono entrati troppo nei dettagli. Un residente, che ha filmato le immagini con un telefonino dall'alto di un balcone, ha raccontato che ci sono state quattro raffiche di fuoco, intervallate da pause di una ventina di secondi o un minuto. " Non mi ero nemmeno reso conto di quello che stava succedendo. L'ho filmato con il cellulare e solo attraverso lo zoom mi sono accorto che qualcuno stava sparando. E mentre registravo le immagini, ho capito cosa stavo filmando. All'inizio ho pensato che fosse divertente, perché ho pensato, 'ok, forse un adolescente sta sparando con una pistola a salve'. Quando ho capito che morivano delle persone o erano gravemente ferite, mi è caduto il mondo addosso". 

Philipp P. era stato Testimone di Geova ma aveva lasciato la comunità religiosa da circa un anno e mezzo, "volontariamente ma non in buone maniere", secondo il portavoce dell'Ufficio investigativo Thomas Radzuweit. Ma sulle circostanze dell'uscita dall'organizzazione, al momento le indicazioni sono contrastanti. Sul suo sito web si presentava come consulente economico. Cresciuto in una "famiglia rigorosamente evangelica" a Kempten, dopo un apprendistato in banca -a sentire il suo racconto- aveva studiato economia aziendale. Ma chiedeva una cifra astronomica come compenso: 250mila euro al giorno più Iva, "poiché di solito -scriveva nello strano annuncio- è consigliabile vedere le cose in un contesto più ampio".